Il gol di Chiesa ha dato un senso al match di ritorno tra Juve e Porto. Si tratta di un gol di “stramacchio”. La parola stramacchio deriva dal latino “extra” “mathesis”, letteralmente “fuori dalle regole, fuori dagli insegnamenti”, ma in pratica “casuale”.
Un gol casuale quello della Juve, a differenza di quelli del Porto che sono arrivati su follie difensive bianconere. La costruzione del basso è vantaggiosa se effettuata con i giusti giocatori, mentre in altri casi diventa una “distruzione dal basso”. Questa costruzione compulsiva può diventare deleteria. Il Porto la ha quasi del tutto evitata, non avendo difensori e terzini con i piedi fatati.
Il 2-1 rispecchia quando visto in campo, anzi, è andata anche bene alla Juve. Il Porto è una squadra che ha problemi e non è in un periodo di forma brillante, ma ha mostrato coesione e una condizione atletica migliore. Folle e demenziale il calendario della Lega, per effetto del quale la Juve ha giocato ogni 3 giorni dal match di Supercoppa contro il Napoli. Per passare il turno serve correre di più. La situazione Arthur è delicata. Vediamo se il brasiliano si opererà oppure tornerà per il Porto. Con Bentancur a impostare la manovra è molto più farraginosa.
Chiesa si è barcamenato ed è stato tra quelli che hanno corso di più. Rabiot ha sbagliato tanto, ma è stato nel vivo del gioco e ha effettuato vari ripiegamenti difensivi. Con Morata la manovra offensiva ne ha beneficiato, visto che CR7 non è stato più isolato e sono stati due gli attaccanti a mettere pressione alla difesa avversaria. Discorso base e scontato, ma quantomai corrispondente al vero.
La Juve ha sbagliato gli approcci ad entrambi i tempi e la squadra è apparsa poca cosa nelle transizioni. Il problema di gioco visto oggi esula dalla condizione fisica. D’altronde il gol è arrivato quando il Porto si è abbassato e la difesa ha commesso un errore nello scalare.
A Torino il passivo è sicuramente rimediabile, ma la partita di oggi mostra ancora una volta che, senza nessuno a impostare (mancavano Bonucci e Arthur), la Juve proprio non funziona.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione