Caporetto della lazio al San Siro. Conte con le sue scelte tattiche, neutralizza qualsiasi occasione della lazio, poche in realtà, sono solo 6 i tiri nello specchio della porta. Dopo quattro mesi di dominio rossonero, il podio si tinge di neroazzurro.
Una partita che evidenzia un’Inter dominante nel gioco e nel possesso di palla (61%). La Lazio in difficoltà, perde per la prima volta in questo 2021 e scivola a -2 dal quarto posto della Juventus. Un obiettivo scudetto impossibile da raggiungere. I biancocelesti cambiano traiettoria, la permanenza in Champions diventa l’obiettivo stagionale. Inzaghi forse consapevole del possibile risultato alla vigilia della partita, aveva dichiarato “Confermarsi tra le prime quattro è il nostro scudetto”, ora dovrà cercare di non far crollare psicologicamente lo spogliatoio.
Un’Inter protagonista in campo, attende l’avversaria, la blocca e chiude tutti gli spazi. Dall’altra parte Inzaghi perde concentrazione e sbaglia completamente la tattica. Un Conte, che studia tattica e gioco a menadito e non da tregua ai biancocelesti. Immobile bloccato non si spinge mai oltre la metà campo, Perisic aspetta Lazzari sulla linea di Bastoni e Luis Alberto, per liberarsi dal denso traffico sulla trequarti, è costretto ad arretrare il suo raggio d’azione di qualche metro.
E la supremazia dell’Inter è notevole, limita, sfodera il suo calcio migliore e le ripartenze in questo caso, arrivano da sole. E ieri è successo questo. Inzaghi a fine partita si è giustificato, dicendo: “Non ho cambiato piano gara perché venivamo da 6 vittorie consecutive in cui abbiamo dominato. E poi volevo tenere Lautaro e Lukaku lontani dall’area, dove sono più pericolosi”, ma ieri non era proprio in partita tanto da contestargli anche le scelte in difesa. Dopo il forfait nel riscaldamento di Radu, non ha pagato la decisione del tecnico di mettere Hoedt al centro anziché tenere Acerbi in mezzo o schierare Musacchio.
È una sconfitta, una Caporetto, è vero! Ma per quanto sia umiliante e amara, la Lazio non deve perdere la volontà e la grinta per un obiettivo altrettanto importante come lo è la Champions.