Battendo la Lazio, l’Inter si è presa la vetta della classifica. A livello di gioco, i biancocelesti sono stati in partita, ma i nerazzurri hanno avuto la meglio per le performance di alcuni singoli, Lukaku su tutti. Nerazzurri devastanti in contropiede.
Con Hoedt in campo la squadra di Inzaghi si espone maggiormente alle offensive avversarie. I biancocelesti hanno un gioco collaudato e un ottimo undici titolare, ma peccano in alternative. Eppure, soprattutto nel primo tempo, hanno tenuto palla, esprimendo un buon calcio. Grazie anche alla prova della difesa nerazzurra, i biancocelesti si sono persi negli ultimi metri.
Conte è un tecnico che ha vizi e virtù. Dopo un anno e mezzo si può dire che ha trovato la quadra, correggendo alcuni errori che lo avevano esposto a tante critiche. Finalmente Eriksen nel vivo nel gioco, finalmente Perisic così dedito, finalmente (ma non da adesso) Skriniar è stato calato al meglio nella parte con la difesa a 3. Hakimi ha giocato meno bene di altri compagni, ma con le sue corse porta via l’uomo e crea lo spazio per gli inserimenti di Lukaku e Barella.
La Lazio ha anch’essa un gioco collaudato, le transizioni, grazie anche alla regia di Reina, funzionano bene e c’è anche una buona varietà di soluzioni. Luis Alberto ha mostrato sprazzi della sua indiscutibile classe, Milinkovic-Savic ha recuperato tanti palloni e li ha gestiti. La Lazio ha peccato in difesa: urgono i rientri. Tuttavia, giocare contro questo Lukaku è proibitiva per quasi qualsiasi difensore.
Quella di oggi è senza dubbio la migliore della stagione per l’Inter. Contro la Juve è arrivato un 2-0 chiaro, ma Pirlo si era consegnato tatticamente. La Lazio non ha affatto sfigurato. Al cospetto c’era un’Inter molto tosta e in forma. L’Inter è la favorita d’obbligo per il titolo, la Lazio, recuperando Radu e Luiz Felipe, può porre parziale rimedio ai problemi attuali.
Riporta Giuseppe Pastore che “l’Inter non era prima in classifica da sola in un girone di ritorno dal 16 maggio 2010, la domenica del secondo anello del Triplete”. Conte ci ha messo tempo, più del previsto, ma ha trovato l’assetto.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione