Oggi Neymar compie 29 anni. Età in cui un calciatore medio ha di solito ancora tantissimo da dare. Storicamente, per i calciatori offensivi brasiliani, questa è un’età in cui si avvicinano al crepuscolo.
Basti pensare che a 30 anni erano in netta fase calante Ronaldo il Fenomeno, Ronaldinho, Kakà o Rivaldo. Il Neymar visto in questo periodo è ancora un calciatore devastante nel dribbling, leggiadro e rapidissimo. Il problema grave è che, fermo restando numeri pazzeschi in termini di assist, gol e dribbling, il numero 10 brasiliano, salta tantissime partite all’anno.
Basti pensare che in nessuna annata con il PSG ha superato le 30 partite in stagione. Nell’ultima, nonostante la squadra con Tuchel al timone abbia raggiunto la finale di Champions, l’ex Barcellona ha disputato appena 27 partite. I continui problemi fisici, frutto di una vita non proprio disciplinata fuori dal campo, fanno presagire che a Neymar rimane poco tempo al top.
“Neymar ha già perso troppi anni trattando la propria carriera senza la necessaria serietà – ha affermato il giornalista brasiliano Cosme Rimoli – e con la certezza che i suoi comportamenti extracampo non lo avrebbero influenzato. Come andare alle feste con un piede fratturato. Se vuole essere il migliore al mondo, come Lewandowski, deve fare molto di più di quello che il suo talento privilegiato gli permette di fare. Deve dedicarsi di più alla carriera. Che, tra l’altro, sta scorrendo molto rapidamente. A 29 anni, Messi aveva già vinto quattro volte il premio di migliore al mondo. Ronaldo ci era riuscito a 27. L’argentino ha sei premi, il portoghese cinque. Neymar ha ancora molta strada da fare”.
Neymar è stato sempre reputato come il terzo incomodo nel duopolio tra Messi e CR7. Tuttavia, non è riuscito nemmeno ad avvicinarsi all’argentino e al portoghese. Nonostante i due abbiano superato abbondantemente i 30 anni, O Ney non ha raggiunto il loro livello. Non è ancora chiaro chi raccoglierà lo scettro come numero uno al mondo. Vi sono decisamente più possibilità che possa diventarlo il compagno di squadra Kylian Mbappé.
C’è da dire tuttavia che, in questi anni, O Ney non è né salito né sceso. In Francia continua naturalmente ad essere dominante, ma nelle tre stagioni e mezza con il PSG ha messo a segno 20 gol in 26 partite in Champions. Numeri decisamente da fuoriclasse. Gli manca sempre quel quid per raggiungere lo status di fenomeno.
Dove si colloca rispetto ai fuoriclasse brasiliani del recente passato?
Kakà ha vinto la Champions e un Mondiale (quest’ultimo da riserva, visto che era giovanissimo). Ronaldo ha vinto due Mondiali, di cui uno da protagonista. Rivaldo ha vinto un Mondiale. Ronaldinho ha vinto anche lui la Champions e un Mondiale. Tutti e quattro hanno vinto un Pallone d’oro.
Eppure, non c’è stato un anno in cui Neymar potesse essere considerato indiscutibilmente il terzo miglior calciatore al mondo. Il 2015 è stato probabilmente l’anno migliore della sua carriera, anno in cui è arrivato terzo al Pallone d’oro. Eppure, i rivali per la piazza d’onore erano Müller, Lewandowski, Suarez, Iniesta e Ibra.
A differenza di Ronaldo, Ronaldinho, Kakà e Rivaldo, Neymar non è mai stato vero e proprio leader di una squadra. Sarà perché al Barcellona ha avuto Messi e al PSG Cavani e Mbappé, ma non è stato simbolo di una squadra come i succitati quattro.
Tra i quattro, l’unico di livello paragonabile è Rivaldo (gli altri tre sono considerabili superiori), anche se è un elemento con caratteristiche piuttosto diverse. Scavando indietro nel passato, c’erano fuoriclasse irraggiungibili. Basti pensare a O Rei Pelé, a Garrincha, a Romário, a Sócrates, Zico o Jairzinho. Bleacher Report ha stilato la classifica dei migliori 20 brasiliani di sempre. Nella stessa non figura Neymar.
Tenendo in considerazione solo i numeri 10, O Ney è dietro Pelé, Zico e Ronaldinho. Può essere considerato dietro anche a Kakà e Rivaldo. In nazionale ha segnato ben 64 gol ma, spulciando la classifica, la maggior parte sono stati realizzati contro squadre di livello decisamente inferiore e/o in amichevoli.
Nel 2014 non ha partecipato al Mineirazo, a causa di un bruttissimo intervento da parte di Juan Camilo Zuniga. Nel 2018 ha segnato contro Costa Rica e Messico, ma le sue performance generali non sono state positive.
In conclusione, in attesa degli ultimi anni di carriera e di quello che potrebbe essere il suo ultimo Mondiale, possiamo affermare che Neymar ha mancato lo step decisivo. Grandissimo calciatore, campione indiscutibile, top player, ma non può essere annoverato, almeno per adesso, tra i migliori calciatori brasiliani di sempre.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione