La sessione estiva ha regalato poche sorprese, quella invernale cominciata il 4 gennaio è decisamente al risparmio. Il covid ha causato danni enormi all’intero pianeta e, ovviamente, all’intero settore calcio. Tutti i club europei, anche quelli di prima fascia, stanno risentendo delle perdite di questo ultimo anno, nel quale hanno visto praticamente azzerati gli incassi provenienti dallo stadio, dalla ridotta vendita di merchandising e anche dall’uscita forzata di molti sponsor, obbligati a giocare al ribasso.
In Italia la situazione è ancor più cupa: molte società stanno ritrattando con i tesserati per dilazionare i pagamenti degli stipendi e si sta cercando in tutti i modi di ridurre i costi, per non trovarsi a fine stagione 2020/21 con dei bilanci insostenibili.
Dal 2016 al 2020 il calcio italiano ha visto le spese inerenti al calciomercato salire sempre di più. Nella stagione 2016/2017 la spesa complessiva del mercato italiano raggiungeva i 65 ML €, nell’ultimo anno, ossia il 2020 le società hanno investito quasi 5 volte tanto, per una cifra che si aggira attorno ai 284 ML €. Con la drammatica esplosione della pandemia, le società italiane della massima divisione hanno accumulato perdite complessive pari quasi ad 1 miliardo di euro nell’ultimo anno e mezzo. I bilanci delle top italiane sono completamente in rosso.
Club | Perdita in milioni € |
Roma | 204 |
Milan | 195 |
Inter | 102.4 |
Juventus | 89.7 |
Napoli | 19 |
Lazio | 15.9 |
Roma, Milan ed Inter sono le società che più di tutte hanno accusato perdite enormi, ma le situazioni più drammatiche si presentano nelle divisioni minori. Dove molte società agonistiche e dilettantistiche si trovano sul lastrico.
Avendo analizzato la situazione finanziaria delle società italiane, è facile immaginare che questa sessione di mercato sarà limitativa. In quest’ottica, è palese che non verranno fatti grandi investimenti da parte di nessuno, nel già poco spettacolare e redditizio mercato di gennaio, solo lo scorso anno vennero fatte spese folli in Serie A, tra cui gli acquisti di Eriksen ed Ibrahimovic.
Qualche aggiustamento ci sarà, con giocatori insoddisfatti e finiti fuori dal progetto dopo solo 5 mesi, in cerca di altre destinazioni e con qualche “colpo” mirato o qualche occasione di mercato stile Mario Mandzukic al Milan.
Molta attenzione a chi ha il contratto in scadenza a giugno: come per esempio Otavio del Porto finito sotto i riflettori della Roma, che potrebbe arrivare alla corte di Pinto a zero. Le formule saranno le stesse a cui siamo stati abituati recentemente: prestiti secchi, prestiti con diritto di riscatto, in casi rari con obbligo.
Per esempio Benatia al Parma in prestito con obbligo solo a salvezza raggiunta dalla squadra emiliana. O eventualmente scambi di cartellini con la solita generazione di plusvalenza. Sognare questa volta non è lecito: sarà molto complicato vedere dei top player arrivare in questo freddo mese di gennaio.
Amo il calcio in ogni sua sfaccettatura, condividere questa emozione è ciò che faccio ogni giorno.