La partita di oggi ha sovvertito la situazione attuale dell’Arsenal, ma ha confermato la magia dei Gunners nei Boxing Day (9 vittorie negli ultimi 12) e il loro score casalingo contro le big nel 2020 (3 vittorie su 3).
Una partita dominata dalla squadra di Arteta, con quella di Lampard troppo brutta per essere vera. Nonostante qualche assenza (Aubameyang in primis), l’Arsenal ha tenuto benissimo il campo e ha attaccato con decisione ed efficacia. I Gunners hanno tirato in porta ben sette volte, entrando spessissimo in area.
Lampard ci ha capito ben poco, mentre Arteta ha finalmente messo in campo una formazione degna di tal nome. Il 4-4-2 (o 4-2-3-1, che dir si voglia) con due centrocampisti bloccati ed esterni rapidi e aggressivi ha messo in crisi i Blues. Bukayo Saka è stato il Man of the Match, a prescindere dal gol, sul quale si discuterà: voleva tirare o era un cross? Il giovanissimo esterno inglese ha fatto vedere i sorci verdi a Ben Chilwell, mentre i movimenti di Martinelli e Lacazette non sono stati ben accompagnati dalla fase difensiva di Lampard.
L’Arsenal ha tanti calciatori di livello ed è incredibile come stesse così indietro in classifica. Una rondine non fa certamente primavera, ma se il tecnico spagnolo continuerà con questo assetto i Gunners potranno risalire la china. Il rientro di Martinelli è fondamentale per Arteta, vista la ferocia dell’italo-brasiliano, mentre Bukayo Saka migliora di partita in partita. Emile Smith Rowe e Gabriel Martinelli hanno, tra l’altro, recuperato tantissimi palloni. Impensabile a questo punto far giocare due calciatori più quotati, come Willian o Pepe.
Lampard ha sbagliato tutto ciò che c’era da sbagliare. Nonostante una rosa di primissimo livello, ha scelto una formazione molto discutibile. Inspiegabile la mancata titolarità di Jorginho. L’ex Napoli ha sbagliato un rigore che avrebbe potuto riaprire la gara, ma ha fatto vedere trame di gioco ci cui Kovacic non è stato capace. La difesa è stata mal registrata e i raddoppi sono stati carenti. Lo stesso Kanté vagava per il campo e ha dovuto portare troppo palla.
Reece-James, che non è un drago a difendere, è stato lasciato in balia di Smith Rowe e Martinelli, che si buttavano spesso sulla sua fascia. Lo stesso Chilwell non ha ricevuto supporto sufficiente quando è stato puntato dall’ottimo Saka. Incomprensibile inoltre la scelta di non fare entrare Giroud, visti i tantissimi cross, e di puntare troppo tardi su Havertz.

La squadra di Lampard ha perso tre delle ultime quattro gare, con tre sconfitte consecutive lontano da Stamford Bridge. Il potenziale della rosa è enorme, Abramovich ha investito cifre ingenti, ma finora ben pochi tra i nuovi sono stati ben inseriti. Havertz e Werner hanno dimostrato il loro potenziale in Germania, mentre nello scacchiere di Lampard non sono stati ancora ben inseriti. Mount e Pulisic oggi si sono pestati i piedi, mentre Abraham è stato servito poco e male. Il gol è arrivato grazie a un’azione caparbia di Hudson-Odoi.
Il 3-1 patito contro una squadra che aveva 11 punti in meno non si spiega, stavolta, con una partita pazza post-covid. I Blue sono stati poco organizzati per quasi tutto il match. Arteta ha sfruttato mancati raddoppi e pessima occupazione di alcune zone del campo. Nonostante la presenza di uno dei più forti mediani del decennio come Ngolo Kanté, i Blues non sono riusciti a operare un filtro degno di tal nome. Vero che molte azioni dei padroni di casa sono arrivate dalle fasce, ma sono mancati i rientri e le chiusure.
L’Arsenal ha invece giocato bene con il terzo uomo che si inseriva, tagliando la difesa dei Blues. Pericolosissimi anche i filtranti per gli esterni. La mancata copertura da parte delle ali del Chelsea ha mandato a nozze i giovani terribili dell’Arsenal.
Questa può essere la partita della svolta per i Gunners. Arteta deve perseverare con questo assetto tattico. A gennaio serve probabilmente un grande centrocampista. Lampard ha invece un materiale di primissimo livello, ma deve cambiare registro. Lo scorso anno è arrivato in Champions più per gli harakiri degli avversari. Adesso ci sono squadre molto attrezzate e il campionato si sta livellando verso l’alto. Lo scorso anno i Blues sono arrivati in Champions con appena 66 punti, quota impensabile per questa stagione.

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione