Se contro la Juventus, Papu Gomez era finito in panchina subentrando ad inizio ripresa, per la gara di oggi contro la Roma scoppia l’ennesimo caso. Gasperini, infatti, decide di non convocare il capitano della Dea. La motivazione principale è che le regole, secondo il Gasp, devono essere rispettate da tutti i giocatori (dunque anche i più rappresentativi), secondo quanto stabilito dalla società.
E questa motivazione di Gasperini, fa capire che tra i due il rapporto è diventato troppo logoro, ed a questo punto sembra scontata la cessione a gennaio del giocatore argentino, visto che la dirigenza orobica ha preso le parti del tecnico di Grugliasco.
In aggiunta a questa spiegazione, Gasperini ha asserito che, secondo il suo punto di vista, non esiste un unico capitano e che Toloi, De Roon e Freuler sono sullo stesso livello del Papu per numero di presenze, esperienza e personalità.
Finora abbiamo espresso i fatti di questa storia, ora analizziamo il nostro punto di vista.
Gomez è arrivato a Bergamo nella stagione 2014/2015, dopo essere stato acquistato dagli ucraini del Metalist Kharkiv, un esperienza assolutamente infelice per lui, dopo aver deliziato le platee di casa nostra con la maglia del Catania. Dopo due stagioni nella norma in maglia atalantina, nel 2016 arriva Gasperini e Gomez comincia a tornare quello ammirato a Catania,fino a diventare capitano e giocatore imprescindibile per il calcio del Gasp.
Abbiamo fatto questa premessa per far capire che noi stiamo con il Gasp. Senza il suo arrivo, Gomez in primis e tutti i giocatori arrivati alla Dea, devono tutto al tecnico piemontese. Gomez ha conquistato in pianta stabile la nazionale argentina. I vari De Roon,Gosens, Hateboer, Zapata, Muriel sono esplosi o rinati sotto la guida di Gasperini.
Quest’ultimo avrà sicuramente un carattere poco duttile e morbido ma i risultati parlano chiaro. La Dea, sotto la sua gestione, ha raggiunto picchi mai visti nella sua ultracentenaria storia.
La gratitudine non fa parte di questo calcio e questa vicenda non fa altro che confermare anche una sorta di velata nostalgia per il calcio e per i campioni che furono.
(foto Tuttomercatoweb.com)
