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GLI ANTEFATTI

Correva il mese di luglio quando su alcuni giornali nazionali circolava un’intervista ad un noto uomo d’affari che asseriva che un gruppo di facoltosi imprenditori era intenzionato ad acquisire da Urbano Cairo le quote del Torino FC. Il 29 luglio 2020 il comitato Taurinorum (fantomatica organizzazione che dovrebbe rappresentare i futuri acquirenti) mandava in scena  una delle più tragicomiche conferenze stampa  mai viste nella storia del Torino Calcio. Per chi avesse scarsa memoria ricordiamo solo che il comitato Taurinorum cercò di contattare Urbano Cairo attraverso una Pec e non come avviene in qualsiasi trattativa seria chiamando il Presidente del Torino sul cellulare per fissare un incontro. Per la cronaca il cellulare di Cairo lo hanno tutti in Italia, tutti tranne questi “facoltosi” potenziali acquirenti. Inutile dirvi che Urbano Cairo, il giorno successivo questa “sceneggiata”, si affrettava immediatamente a smentire di aver mai ricevuto alcuna offerta e tantomeno alcuna dichiarazione di intenti per l’acquisto.

Dopo qualche mesi di silenzio a novembre ecco il Comitato tornare alla carica questa volta con un post sulla propria pagina Facebook dove comunicava l’idea di un azionariato popolare per il 20% delle quote societarie “mentre l’80% sarà appannaggio di un azionariato diffuso rappresentato dal fondo(i) di investimento e Private Equity 80%”. Tanto fumo e poco arrosto verrebbe da dire.

Il 6 dicembre infine, Enea Benedetto che si autoproclama portavoce del Comitato, sempre sulla pagina Facebook comunica in un breve video che Taurinorum avrebbe il supporto di gruppi bancari italiani ed esteri (senza però menzionarne nessuno).

Foto da pagina Fb Comitato Taurinorum

Enea Benedetto è un imprenditore piemontese che milita nel ramo della finanza e delle criptovalute (che guarda caso sono pubblicizzate alle sue spalle durante il video), tifoso granata e conosciuto nell’ambito del calcio dilettantistico piemontese per essere il presidente del Barcanova, società storica del panorama torinese la cui prima squadra milita in Promozione.

Ignorato sino ad oggi dalla dirigenza granata (chissà se Cairo avrà mai letto la loro mail) il Comitato Taurinorum oggi cambia strada e lancia una petizione su change.org, piattaforma che non ha alcun valore legale e le cui raccolte fondi non finiscono di certo in beneficenza come potete approfondire in questo articolo: https://ilmanifesto.it/petizioni-online-il-lato-oscuro-di-change-org/

Questo il testo della petizione:

Lettera al Dottor Urbano Cairo ed ai “Fratelli Granata”.

Quindici anni fa il Dottor Urbano Cairo comprò il Torino FC promettendo tanto ma mantenendo poco o nulla di quanto proclamato.L’ambizione di rilevare una squadra come il Torino FC non può prescindere dall’aver delineato un piano industriale robusto, che prevede due pilastri principali:- Coinvolgimento attivo del Popolo Granata
Innovazione in ambito sportivo e finanziario. L’intenzione di riavvicinare il Torino FC a chi lo ama passa sicuramente da un potenziamento della rosa dei giocatori che ogni settimana scendono in campo per emozionare il loro popolo. Riportare il Torino ai vertici del campionato è uno degli obiettivi prefissati, ma parallelamente a ciò è giusto pensare più in grande, puntando anche alle competizioni europee.
Noi del comitato Taurinorum chiediamo al Dott. Urbano Cairo di aprire un tavolo negoziale entro il 31/12/2020 al fine di poter definire in modo non ostile l’auspicata cessione delle quote della società Torino FC. Inoltre chiediamo al Dott. Urbano Cairo di rispettare la promessa che fece qualche tempo fa, ossia di lasciare il Torino FC quando il Popolo Granata non l’avrebbe più voluto. Chiediamo pertanto al Popolo Granata di sostenerci con una semplice firma a questa petizione. Dai Granata ai Granata! Forza Toro!

Ma davvero ci stanno dei tifosi che possono pensare nel 2020 che le trattative serie si svolgano in questo modo? Che esistano degli acquirenti che pensano di contattare un Presidente di una società di serie A attraverso una Pec o di dargli fastidio con una petizione online senza alcuna valenza legale e che raccoglie gli indirizzi email di chi partecipa esclusivamente per suoi fini commerciali?

BASTA CREDERE ALLE FAVOLE!

Capisco la doverosa ed impellente necessità di volersi sbarazzare della attuale dirigenza faccia sperare pure nella banda Bassotti o in Gambadilegno Pietro ma credere agli asini che volano non aiuta nessuno, anzi fa solo danni e va invece a vantaggio di chi, ad oggi, non sembra avere nessuna intenzione di andarsene e sposta l’attenzione sulla realtà che vede il Toro in piena zona retrocessione. Che il tempo di Cairo al Toro sia finito è un dato di fatto. L’attuale Presidente venderà, eventualmente, la società solamente ad acquirenti referenziati che si presenteranno con i soldi in mano (non quelli del Monopoli) e che inizieranno con lui una trattativa seria.

Basta credere alle favole, l’unico dato reale è che il Toro sta scomparendo e non sarà di certo il Comitato Taurino (rum) a salvarlo dalla sua lenta ma inesorabile agonia.