Terza vittoria consecutiva per l’Inter in campionato, che prova a minacciare i cugini del Milan. Come abbiamo sempre scritto, sono stati commessi errori nelle prime partite, ma la squadra è una fuoriserie.
Brozovic non è un campione, ma è il calciatore adatto a far giocare il centrocampo. L’organizzatore di gioco è fondamentale. Il croato è stato, tra l’altro, importantissimo con quell’intervento in tackle nel finale del match contro il Gladbach. Vero e proprio campione è invece il solito devastante e dominante Romelu Lukaku. La Serie A ha tre attaccanti straordinari e uno di questi gioca nell’Inter.
Il Bologna non era certo un avversario top, ma nella scorsa stagione i nerazzurri si fecero rimontare. Hakimi deve ancora assimilare i dettami contiani, ma nel frattempo segna e fa assist. Se si calerà bene nella parte a livello tattico, il marocchino potrà essere devastante. Toccante la dedica al compagno di nazionale Aberhoun deceduto qualche giorno fa.
L’Inter vista in Europa League aveva trovato un certo assetto. Alcune scelte molto discutibili di Conte hanno resettato quel sistema, ma i nerazzurri stanno tornando a regime. Conte sembra aver imparato dai propri errori e la squadra sta entrando a regime. Eppure, la scelta di dare questo minutaggio risicato a Eriksen, facendolo entrare nel finale, è quantomeno opinabile. Un calciatore che ha fatto la differenza in Premier League è stato letteralmente umiliato.
Il danese è tornato da solo negli spogliatoi. Segno che, a meno di colpi di scena, la sua avventura in nerazzurro è al capolinea. Conte intanto ha dichiarato: “Eriksen? Il mio rapporto con Christian è buonissimo, come con tutti. Ma io scelgo solo per il bene dell’Inter. Guardo i giocatori solo dai piedi al collo, non guardo la testa. Detto questo, Eriksen sta lavorando, si sta impegnando e quindi è a disposizione”. La cosa certa è che non si può andare avanti così.
La strada è tracciata. Il gioco di Conte non sarà mai straordinario, ma l’auspicio per i colori nerazzurri è di trovare un assetto definitivo, come quello dell’ultimo periodo posto-lockdown. La difesa è valida in termini di uomini, il centrocampo è folto e le corsie laterali sono ricchissime. Lo scudetto è un obiettivo dichiarato di Conte e tutta la piazza. Va però sciolto il nodo Eriksen, nell’uno o nell’altro senso…
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione