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L’Inter di Conte batte 3-2 il M’Gladbach in Germania e tiene accesa la speranza per il passaggio agli ottavi di Champions. Visti i risultati di oggi, è qualcosa in più di una fiammella. I nerazzurri sono a quota 5, mentre il M’Gladbach, ancora primo, ha solo 8 punti. Eppure c’è un problema: ne parleremo nella chiosa del pezzo.

L’Inter è partita bene nel match contro il Borussia M’Gladbach. La squadra ha messo in campo la propria superiorità tecnica fino al gol del vantaggio, poi c’è stato un calo fisico e mentale. La compagine di Conte si è seduta e ha prestato il fianco ai tedeschi.

Il primo gol del M’Gladbach è figlio di una serie di errori, in particolare in uscita. Skriniar si è poi dimenticato Plea, che lo ha beffato con un bel movimento. I nerazzurri hanno provato tante transizioni, difensive, ma il raccordo tra centrocampo e attacco non è stato dei migliori. Lukaku e Lautaro sono stati spessi serviti tramite lanci dalla difesa.

La fase difensiva nerazzurra non ha convinto, i centrali si sono lasciati spesso scappare gli avversari. Gli errori sono stati sia individuali che di squadra. Gagliardini si è sforzato e ha fatto il massimo, evidenziando comunque limiti tecnici. Eppure nel finale del match Alessandro Bastoni è stato gladiatorio e sembrava un trattore.

L’Inter è venuta fuori grazie alla qualità enorme dei suoi calciatori. Lukaku è un muro umano, mentre Lautaro ha tecnica da vendere. Prima del gol del belga era arrivato il palo dell’argentino. E pensare che l’ex attaccante del Racing era stato toccato durissimo pochi minuti prima. Lukaku è tra i più forti attaccanti al mondo e ha castigato gli avversari con i suoi movimenti.

L’Inter ha tirato fuori i nervi dei propri calciatori. Non si è resa protagonista di una grande gara a livello tattico, tutt’altro, ma è emersa la differenza tecnica. Hakimi è stato decisivo in occasione del gol di Lukaku, mentre l’attacco è dominante a qualsiasi livello. Qualcuno definiva il belga “l’uomo che scompare nelle partite importanti”. A Conte si possono rimproverare molte cose, ma l’aver rivitalizzato e fatto letteralmente esplodere il belga è uno dei lati positivi della sua gestione.

Un accentratore di queste qualità tecniche e fisiche riesce a risolvere match equilibrati e sporchi. Ciò viene reso possibile tuttavia quando la squadra è sul pezzo. Nonostante i tanti errori, oggi contro il M’Gladbach l’Inter è stata battagliera. Contro il Real Madrid la squadra era invece spenta e sfilacciata.

La vittoria di oggi non è una vittoria di gioco e tecnica, ma di carattere e qualità. Per le alchimie tattiche ci sarà tempo, ciò che conta adesso è ritrovare lo spirito di squadra mostrato in Europa League. Adesso bisognerà battere lo Shakhtar Donetsk e poi sperare. Paradossalmente, se i nerazzurri staranno in vantaggio di un gol fino al termine, avranno molte più possibilità di passare. Qualora dovessero mettere in cassaforte il match presto, a Valdebebas potrebbero accordarsi. Le notizie corrono e arrivano in tempo reale…