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Debacle Lazio il lunch match contro l’Udinese che si conclude a favore degli ospiti che vincono per 3 -1. Questa nona giornata regala una grande sorpresa all’Olimpico. l’Udinese porta a casa il risultato con merito, mentre la Lazio scende in campo con una formazione distratta, senza nerbo, lenta, irriconoscibile in confronto alle ultime partite.

Il parziale turn over deciso dal tecnico (fuori Leiva e Milinkovic) non può essere usato come attenuante, visto che anche dalla parte dell’Udinese sono molto più numerose le assenze, in campo senza Lasagna, Nestorovski, De Maio, Mandragora e Okaka. Assenze non giustificate dall’Udinese. Ma la squadra friulana sotto pressione tira fuori una prestazione perfetta, aggiungendo alla sua difesa una capacità di fare gioco, creare occasioni da gol e finalizzare.

Il primo tempo è un monotono friulano, una Lazio assente ingiustificata. I biancocelesti hanno un solo lampo, a inizio partita con Correa che non capitalizza come dovrebbe una palla invitante di Luis Alberto, ma è anche Musso a negare il gol con una parata per nulla semplice.

Una Lazio illusa dalla palla-gol è spavalda tanto da credere che l’incontro possa essere sbrigato con pochi passaggi. Ma non fanno i conti con la concentrazione degli ospiti che pur senza Gotti in panchina (anche lui assente, al posto suo c’è Cioffi) e senza parecchi titolari, non smette di credere e incalza fino a portare a casa uno splendido risultato. Una Lazio stanca che non riesce a trovare la quadra. Lascia che sia l’Udinese ad avere la meglio e la formazione ospite un passo alla volta si impossessa del centrocampo.

La sua linea a cinque funziona molto meglio di quella speculare della Lazio, grazie soprattutto al movimento di De Paul e Pereyra. Il gol che sblocca il risultato nasce proprio da un’iniziativa dell’ex juventino. Che penetra in area e supera la difesa avversaria per poi passarla sui piedi di Arslan il cui tiro trova la deviazione determinante di Acerbi e si infila alle spalle di Strakosha.

La Lazio ammutolita non riesce a reagire, permette agli avversari di condurre il gioco. I friulani vanno vicini al raddoppio con Samir che con una girata da dentro l’area colpisce la parte alta della traversa. Il raddoppio arriva all’ultimo dei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro Aureliano.

Mentre La Lazio è tutta nella metà campo avversaria, perde palla, nasce cosi un contropiede impostato da Pussetto, rifinito da De Paul e chiuso dallo stesso Pussetto porta gli ospiti all’intervallo in vantaggio di due gol.

Anche la ripresa presenta lo stesso copione. Inzaghi prova con i cambi, inserendo subito Marusic, Leiva e Akpa Akpro per Fares, Cataldi e Parolo. Durante il secondo tempo, il tecnico inserisce Caicedo e Pereira per Luis Alberto e Patric, ma non cambia il risultato della gara.

La Lazio prova a fare qualcosa, ma l’Udinese è attentissima e chiusa in difesa blocca qualunque varco, lasciando ai padroni di casa solo qualche innocuo tiro da fuori. La Lazio però è sbilanciata in avanti e concede agli ospiti pericolosi contropiede.

È proprio su uno di questi che la formazione friulana trova il terzo gol, grazie ad una bella iniziativa di De Paul che Forestieri trasforma. Qualche minuto più tardi la Lazio prova a rientrare in partita. Jajalo sbaglia il retropassaggio, Immobile parte sulla palla, Musso lo stende ed è rigore che Immobile trasforma.

Ma la rimonta resta un’illusione, la formazione di Inzaghi è stanca, e si vede, e finisce la partita senza creare grossi problemi alla difesa dell’Udinese.