Sembra che Antonio Conte abbia provato questa formazione per l’Inter: Handanovic, D’Ambrosio, Skriniar, De Vrij, Young, Hakimi, Barella, Brozovic, Perisic, Lukaku, Lautaro.

Dopo il deludente inizio di stagione, i nerazzurri devono rimettersi in carreggiata. In Champions il cammino è quasi compromesso. Se l’Inter dovesse battere il Gladbach in Germania, è altamente probabile che all’ultima giornata tedeschi e Real non si facciano male.

La difesa a tre non è di per sé negativa. La difesa a tre dell’Inter dello scorso anno funzionava decisamente meglio. Conte ha trovato l’equilibrio nelle ultimissime giornate di campionato e in quelle di Europa League. Ad agosto giocava con Godin centro-destra, Gagliardini mediano e D’Ambrosio esterno di fascia.

C’era pertanto uno schermo davanti alla difesa che, per quanto criticato e criticabile, riusciva a bloccare linee di passaggio e a recuperare palloni. Godin non era velocissimo ma sapeva leggere le azioni avversarie. D’Ambrosio è un terzino difensivo, pertanto non aveva problemi nelle diagonali.

Quest’anno le cose sono cambiate. Hakimi è un esterno che ama attaccare e che ancora deve apprendere i dettami in fase difensiva. D’Ambrosio commette sbavature come centrale nella difesa a tre, mentre ha giocato spesso Kolarov, a cui mancano basi difensive. Con Vidal e senza Gagliardini, c’è un calciatore che corre, ma che non fa da frangiflutti. Da qui le difficoltà.

Con la difesa a quattro, Conte può sfruttare le qualità dei vari esterni. D’Ambrosio verrebbe liberato da compiti da centrale, Skriniar verrebbe inserito in uno schieramento più consono. Barella è un centrocampista totale ed è perfetto per un centrocampo a due. Assieme al calciatore sardo, può essere impiegato quasi chiunque tra i centrocampisti. Brozovic è l’organizzatore di gioco, quindi è possibile che giochi lui assieme a Barella. Visto il rapporto da tempo deteriorato con Eriksen, è impensabile che il danese possa avere spazio.

Perisic giocherebbe in una posizione a lui decisamente più consona, mentre Hakimi fungerebbe da ala destra. Lautaro e Lukaku ricoprirebbero ovviamente la posizione di attaccante. Conte darebbe loro degli esterni in grado di crossare e servirli al meglio. Si tratta di due attaccanti molto presenti in area. Lukaku grazie al fisico, Lautaro grazie ai tagli.

Conte sembra aver capito che questa Inter è fatta per giocare a quattro. In difesa c’è anche Bastoni, che è considerabile un titolare. In determinati frangenti, il 4-4-2 può diventare anche 4-2-3-1 o 4-3-3. I calciatori ci sono, ora serve un lavoro tattico e, soprattutto, psicologico al fine di risollevare una squadra in difficoltà. Un’Inter che però ha enormi potenzialità di rosa, sia per lottare per lo scudetto sia per competere nuovamente in Europa League.