Dopo 110 anni, è arrivato il primo gol con la maglia dell’Italia di un giocatore del Sassuolo su assist di un giocatore del Sassuolo. Ciò mette in evidenza il grande lavoro di De Zerbi, così come il fatto che la nazionale funziona a prescindere dagli interpreti.
Abbiamo parlato dell’under 21 e del lavoro compiuto dalla Federazione per far rinascere la nazionale. Nicolato ha guidato tutte le selezioni giovanili, le quali hanno una struttura di gioco molto simile a quella della nazionale maggiore.
L’Italia gioca a calcio, è disposta corta e organizzata, con la palla a terra come prerogativa. La difesa è ben protetta da un centrocampo formato da due elementi tecnici, che difendono di posizione, e da un uomo ovunque come Barella. A dirigere il gioco dalla difesa c’è Bastoni, altro elemento della nuova generazione di difensori italiani. Il calciatore dell’Inter ha appreso sin da ragazzino a gestire il pallone ed è dotato di grande personalità.
Non c’erano calciatori della Juve e ciò non è stato un problema. Quando torneranno Bonucci, Chiellini e Chiesa daranno anche loro il rispettivo contributo. Nel frattempo, la coppia formata da Bastoni e Acerbi da ampie garanzie. A differenza di quanto avremmo potuto pensare, Florenzi si è ripreso dall’infortunio, come si è appurato da questo inizio di stagione con il PSG.
Berardi sta convincendo, così pure Insigne sulla fascia. Il calciatore del Napoli si è reso protagoniste di giocate di alta scuola, in primis l’assist per Belotti. Abbiamo parlato oggi di Giacomo Raspadori, elemento dotato di margini di miglioramento enormi. Il calciatore del Sassuolo si candida per far parte del gruppo degli “avanti” azzurri nei prossimi match.
Manuel Locatelli è sempre più una certezza. Nell’arco della stagione con il Sassuolo di De Zerbi, il centrocampista ex Milan può ulteriormente crescere. Locatelli è un professore, gioca di prima, come Jorginho, e con grandissima precisione. A fine stagione potrebbe raggiungere una quotazione elevatissima ed essere molto ambito da tanti club europei.
Stiamo inoltre vedendo inserimenti, con un gioco praticamente da club, come abbiamo assistito contro la Polonia. La squadra è compatta e ha giocatori che si intendono a memoria. L’occupazione degli spazi è impressionante. Non abbiamo il fuoriclasse come in passato, ma una sfilza di buoni/ottimi giocatori e nessun punto debole particolare. L’Italia ha acquisito mentalità ed esalta qualsiasi singolo. Federico Bernardeschi, in difficoltà con la Juve, si sta trovando a proprio agio in nazionale…

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione