Seria A: il punto sulla settima giornata

Giornata anomala la settima del campionato di serie A che si è conclusa con una sola vittoria casalinga (quella del Cagliari per 2-0 sulla Sampdoria), ben sei pareggi e tre vittorie esterne.

Ma cosa ci ha detto concretamente quest’ultimo turno di campionato ? Il dato più significativo sembra essere la crescita della Juventus che, sul campo della Lazio, ha fatto capire che si sta assestando e che, continuando di questo passo, potrà lottare fino all’ultimo per la conquista del titolo.

In una gara come quella di ieri, piena di assenti da entrambe le parti, i bianconeri, per la prima volta, hanno mostrato solidità difensiva aldilà del gol preso sull’ultima azione della partita e causato da una sciocchezza di Dybala che ha perso una palla scellerata a metà campo a venti secondi dalla fine.

Tra le noti positive per i campioni d’Italia sicuramente Kulusevski che, in mezzo al campo, ha mostrato, con i suoi strappi di essere in grado di far cambiare marcia alla squadra. Pessimo Dybala, entrato in campo negli ultimi venti minuti con un atteggiamento a dir poco irritante oltre che colpevole di aver simulato un non fallo di Milinkovic Savic.

Nella Lazio bene Luis Alberto, nonostante fosse al rientro dal Covid, e Caicedo che, ancora una volta da subentrato, per la terza volta consecutiva realizza un gol decisivo nei minuti finali come con il Torino e lo Zenit in Champions League.

CR7 è uscito per un problema fisico in Lazio-Juve

 

L’altra sfida di cartello della giornata era Atalanta-Inter. Un match tra due squadre in difficoltà e reduci da due sconfitte in Europa. Soprattutto i bergamaschi sono arrivati a questa gara con alcune assenze pesanti e in particolare quella di De Roon, vero cervello del centrocampo, e quella di Gosens a sinistra sostituito a sorpresa dal giovanissimo Ruggeri.

Nell’Inter, invece, tutti disponibili tranne Sensi e Lukaku a mezzo servizio, entrato solo al 73esimo. Partita brutta ed equilibrata il primo tempo, più vivace nel secondo dopo il gol molto bello di Lautaro Martinez. Chi può rimpiangere di più in questa gara è sicuramente la squadra di Conte che, in vantaggio di un gol, ha sprecato l’occasione di raddoppiare prima con Vidal e poi con Barella complice anche un grande doppio intervento del portiere dell’Atalanta Sportiello. Merito dell’Atalanta, invece, è stato quello di provarci sempre e alla fine un sinistro eccezionale di Miranchuk dal limite dell’area ha permesso ai bergamaschi di trovare un meritato pareggio.

Per quello che riguarda l’Inter un passo indietro rispetto alla gara di Madrid, anche se la squadra di Conte produce sempre gioco ed occasioni ma raccoglie poco. Vedremo con il rientro di Lukaku, dopo la sosta, se i nerazzurri riusciremo ad invertire il trend di risultati delle ultime partite. Per l’Atalanta invece, come dicevamo all’inizio, troppe le assenze importanti in ruoli nevralgici del campo. Da rivedere.

Miranchuk è stato contrastato male dai calciatori dell’Inter

 

Il resto della giornata ci ha confermato che il Napoli, vittorioso di misura sul campo del Bologna, è una squadra solida e che potrà lottare fino alla fine per provare a conquistare il titolo. Meno bene il Milan ieri sera, nel posticipo con il Verona, terminato in parità per 2-2. I rossoneri dopo 20 minuti si sono trovato sotto di due gol, poi con grande foga e determinazione sono riusciti a raddrizzare il match prima riducendo le distanze con Kessie e poi con il solito Ibra. Nonostante il rigore sbagliato, lo svedese si è dimostrato ancora una volta decisivo realizzando il pareggio nel recupero. Certamente, fino ad oggi, il Milan è la grande sorpresa di questo campionato ed un piazzamento tra le prime quattro, per una squadra così giovane (tranne il fenomeno Ibra), sarebbe sicuramente un grande risultato.

Altra sorpresa del campionato è, senza dubbio, la Roma di Fonseca. Squadra che, da quando è passata alla difesa a tre, ha trovato un suo equilibrio e, nonostante l’assenza di Dzeko fermato dal Covid, ha espugnato ieri il campo del Genoa.

Per concludere, male il Torino che, fermato in casa dal Crotone sullo 0-0, continua a navigare a vista sui bassifondi della classifica e il Benevento, sconfitto a sorpresa per 3-0, tra le mura amiche, dall’altra neopromossa Spezia. Peraltro va sottolineato come la squadra allenata da Italiano sia, tra le “piccole”, la sorpresa più piacevole di questo campionato.

Dopo quattro anni in Italia, il franco-angolano Mbala N’Zola sta finalmente trovando la sua dimensione

 

Infine, il Sassuolo si conferma imbattuto e al secondo posto in classifica, ma non va oltre lo 0-0 in casa con l’Udinese, formazione quest’anno certamente in difficoltà come dimostra il tabellino finale. Zero tiri totali nell’arco dei novanai minuti più recupero.

Ah dimenticavamo che a Firenze si rincorrono le voci di un possibile esonero di Iachini per far posto al rientrante Prandelli per i prossimi otto mesi. Francamente questa decisione ci sembra affrettata soprattutto visto il nome che sarebbe stato deciso per sostituire Iachini. Nessuna preclusione nei confronti del tecnico bresciano, ma l’ex CT della nazionale è da troppo tempo senza una panchina e, questo tipo di scelta, non sarebbe certamente un passo in avanti da parte della società viola.

Diverso sarebbe, invece, il discorso se si puntasse su un nome come quello di Sarri che non vede l’ora di ricevere questa telefonata. Aspettiamo le prossime ore per capire cosa deciderà la società del Presidente Commisso.

Nicola Castiglione