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Nel match del Celtic Park, il Milan di Pioli ha confermato il momento positivo. Il 3-1 rifilato agli uomini di Lennon è un risultato che rende onore alla gara dei rossoneri.

Il Milan ha operato un turnover ragionato, con Krunic, Tonali e Dalot, in campo tra gli altri. In attacco la presenza di Sua Maestà Zlatan Ibrahimovic ha reso ancora più facile la pratica. Il divario con i modesti scozzesi era evidente, ma in Europa non esistono partite scontate.

I padroni di casa sono partiti forte, ma poi è venuto fuori il maggior tasso tecnico dei rossoneri. Quella di oggi è stata una partita di controllo e maturità. Il livello dell’avversario ha reso possibile tutto ciò, ma il Celtic non è inferiore a Bodo Glimt e Rio Ave. Questo testimonia il miglioramento di condizione del Milan. E, come naturale che sia, la sola presenza di Ibra ha dato una marcia in più.

L’attacco rossonero è in forma stellare. Almeno due gol da 10 partite: non accadeva da ben 56 anni. La cosa che impressiona della compagine di Pioli è la capacità di andare a segno con più uomini. I centrocampisti si inseriscono e segnano tanto e, dulcis in fundo, è arrivata la prima perla del norvegese Hauge. Colui che poche settimane fa ha affrontato i rossoneri da avversario in Europa League. Un norvegese è tornato a segnare con la maglia rossonera 22 anni dopo Steinar Nielsen.

Il Milan ha sofferto leggermente nella seconda parte della ripresa, ma nulla di particolarmente drammatico. Nonostante il turnover operato dal tecnico, la squadra non si è snaturata e ha retto. La costanza di rendimento che sta avendo il Diavolo è un ottimo viatico per il futuro. In campionato ci sarà la Roma, squadra in ottima salute offensiva. Si prospetta un match molto interessante.

Dalot ha disputato una partita positiva, Tonali in crescita rispetto agli altri match, ma deve aumentare i giri del motore. Fondamentale far prendere loro il minutaggio necessario per poter essere protagonisti nelle prossime settimane. Il basso livello del Celtic non può assolutamente sminuire la prova di maturità della squadra di Pioli. Dal post-lockdown, complice anche l’importanza di Ibra, questa squadra non perde un colpo. E ha imparato a gestire le partite e fare punti. In Europa nulla è scontato e lo abbiamo visto anche oggi…