Dopo il gol iniziale di Bruno Fernandes, il Manchester United di Ole Gunnar Solskjaer è stato letteralmente travolto dal Tottenham di José Mourinho. Abbiamo pertanto assistito a una delle incredibili goleade maturate in questo primo scorcio di Premier League.
Nella squadra di Solskjaer non ha funzionato nulla e tutti i calciatori hanno disputato una partita insufficiente. La nota di demerito va in particolare a Nemanja Matic. Pazzesco come una società il cui fatturato si stava avvicinando al miliardo di euro non abbia acquistato un mediano più forte. A sinistra, Luke Shaw figura ancora nella formazione titolare.
Il manifesto del disastro tattico dei calciatori di Solskjaer è dato dal quarto gol del Tottenham.
Quando Sissoko effettua il lancio per Aurier, Luke Shaw è inspiegabilmente fuori posizione. Deve quindi scalare Maguire, mentre il terzino inglese va al centro. L’esterno ivoriano non ha bisogno neanche di correre per avanzare e mettere il cross in mezzo. Ciò è dovuto al fatto che Shaw incredibilmente va a marcare Kane. A quel punto lascia sguarnito il corridoio per Son e il coreano insacca senza problemi. La cosa pazzesca è che Kane si trova in posizione defilatissima e inoffensiva al limite dell’area.
Anche la scelta di Matic è insensata. Un mediano che si rispetti, legge l’azione e va a coprire il centro dell’area. Il serbo avanza a piccoli passi e corre solo alla fine, quando ormai il danno è fatto e vi sono due calciatori davanti al portiere.
Il gol del pareggio del Tottenham è invece emblematico della sopravvalutazione di Harry Maguire in questi anni. Il centrale inglese è esplosivo fisicamente, ma presenta grosse lacune tecnico-tattiche. I Red Devils hanno alcuni ottimi giocatori in rosa. Tra essi non figura questo centrale inglese pagato 80 milioni di sterline.
Rosso di Martial eccessivo ma ininfluente
Anthony Martial è stato espulso per una reazione nei confronti di Lamela, ma la scelta giusta sarebbe stata quella di ammonire entrambi. L’espulsione non è stata il fattore scatenante dei problemi, ma li ha semplicemente esacerbati. A livello tattico, la squadra di Solskjaer era già nettamente in balia di quella di Mourinho.
Lo scorso anno il Manchester United ha registrato il terzo miglior dato difensivo della Premier, mentre quest’anno le cose sono partite malissimo. Victor Lindelof ha perso il posto dopo la serie iniziale di errori. Harry Maguire è anche lui in grossa difficoltà. Shaw, Bailly and Wan-Bissaka si stanno dimostrando anche loro inadeguati.
Arriveranno Alex Telles (meteora all’Inter) sull’out sinistro difensivo, il quasi 34enne Cavani al centro dell’attacco e il baby Pellistri sulla fascia destra offensiva. La cosa che ci si chiede è perché la società non abbia compiuto uno sforzo per Dayot Upamecano o Kalidou Koulibaly.
Non vanno tolti i meriti al Tottenham
Mourinho è un animale da big match. Il portoghese ha sfruttato al massimo le difficoltà degli avversari, scegliendo Harry Kane come fulcro del gioco offensivo. Il bomber inglese ha funto da regista avanzato per gli inserimenti di Son, Lamela e Ndomble. Pierre-Emile Hojbjerg e Sergio Reguilon si sono rivelati acquisti azzeccatissimi, mentre Gareth Bale può essere l’arma in più.
Lo spagnolo ha imperversato sulla fascia sinistra, mentre il franco-danese ha fatto valere la sua potenza atletica a centrocampo. Quello di Mourinho è stato un 4-3-3 molto flessibile, con Ndombele portato a inserirsi e Son a svariare tra le linee. Non c’è stata una vera catena di sinistra, ma i calciatori degli Spurs optavano per buttarsi al centro. Solskjaer ha lasciato vere e proprie voragini. Contro un accentratore come Kane e centrocampisti così bravi negli inserimenti significa consegnarsi all’avversario.
Nel primo tempo un centrocampista offensivo come Bruno Fernandes è stato esposto agli uno contro uno avversari. Naturalmente il portoghese è stato saltato facilmente. Matic è oramai un pachiderma e il filtro è stato nullo.
Eppure lo United ha tanti ottimi calciatori
Eppure la rosa dei Red Devils, tolta la difesa, vanta alcuni giocatori di alto livello. Parliamo ovviamente di Pogba, Van de Beek, Bruno Fernandes, Rashford, Martial, etc. A loro si aggiungeranno Cavani e Telles. Il problema è il manico. Solskjaer riuscì a dare uno scossone alla squadra. Quando deve fare catenaccio lo sa fare, ma il suo gioco è scolastico. Un Lopetegui esprime un gioco semplice, ma mette i calciatori nei giusti posti e presta una cura maniacale alle distanze.
Il problema dei Red Devils è chiaramente il manico. La difesa sarà da rifare totalmente il prossimo anno. Eppure, vedere questo scempio a centrocampo, con la squadra che si è consegnata all’avversario, non è ammissibile. Ci sono tanti tecnici validi liberi, tra cui qualche italiano. Woodward, contestatissimo, farebbe bene a operare un cambio in panchina prima che le cose peggiorino ulteriormente.

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione