Il 2-1 dell’Inter contro il Bayer è bugiardo, ma denota anche che in Europa ben poco è scontato. I match a eliminazione diretta sono spesso strani e insidiosi.

L’Inter avrebbe potuto chiudere la pratica nel primo tempo segnando il 3-0, ma gli episodi non hanno aiutato. Dopo l’errore di Lukaku ha segnato Havertz alla prima vera occasione per il Bayer. Successivamente, l’arbitro è tornato sui propri passi dopo aver concesso un rigore ai nerazzurri.

Iniziamo con il dire che il leader e il Re della squadra di Conte è Romelu Lukaku. L’upgrade rispetto a Icardi è oceanico, soprattutto grazie al lavoro tecnico-tattico del gigante belga. Il secondo gol nerazzurro è l’essenza del gioco di Lukaku, tutto potenza, intelligenza e capacità oculo-podaliche di capire il gioco.

Nella ripresa è stato molto importante Christian Eriksen, che merita assolutamente un posto da titolare. Lautaro ha messo a fuoco e fiamme la difesa avversaria nel primo tempo, per poi calare nella ripresa. L’Inter è superiore rispetto ai tedeschi, disastrosi in difesa come contro la Juve, ma sono partite strane.

Quello che non va nelle squadre italiane è la costanza di ritmo. L’Inter è calata fisicamente, ma ha vinto grazie al livello dei suoi calciatori principali. La squadra è in crescita di condizione e, probabilmente, l’italiana più in forma. Nei match a eliminazione diretta si trovano spesso avversarie straniere che corrono fino alla fine.

L’Inter ha stradominato il match e avrebbe potuto vincere di tre o quattro gol. Il problema è che quando non capitalizzi le occasioni, rischi di far rientrare in partita avversari che hai schiacciato. Non c’è stata alcuna sofferenza e il risultato è bugiardissimo, ma in Europa gli avversari non mollano mai, per quanto inferiori tecnicamente e tatticamente.

C’è stato qualche errore di Brozovic e Gagliardini, oltre che una disattenzione generale difensiva sul gol di Havertz, ma nel complesso la squadra di Conte ha fatto decisamente bene. Lukaku è il calciatore delle “connection”, combinando alla grande con Young, Eriksen, Lautaro e Sanchez, ma anche con Barella, preziosissimo negli inserimenti.

Per la semifinale servirà cambiare qualche elemento, viste le partite ravvicinate, anche se non si giocherà prestissimo. Eriksen deve giocare titolare, mentre potrebbe esserci un cambio in difesa e uno sugli esterni. La quadra è stata trovata, gli avversari finora sono stati inferiori e anche l’altra semifinalista lo sarà. Con la rosa che Conte ha è pertanto doveroso arrivare in finale, poi sulla partita secca l’Inter può farcela, soprattutto con un Lukaku così e un Eriksen in crescita.