Dopo l’acquisto (già ufficializzato) di Achraf Hakimi, l’Inter punta Emerson Palmieri per sistemare l’altra fascia. L’esterno sinistro del Chelsea è da sempre gradito ad Antonio Conte. Il tecnico leccese lo ha avuto alle due dipendenze al Chelsea nella stagione 2017/2018. Per la verità, il terzino italo-brasiliano (la madre ha origini calabresi) ha giocato poco con i Blues.
Ai tempi della Roma Palmieri era letteralmente esploso, prima che la sua ascesa subisse un brusco stop a causa di un problema fisico molto grave.
Palmieri è un classe ’94, sta pertanto per compiere 26 anni, e deve trovare continuità. Al Chelsea è stato chiuso da Marcos Alonso con Sarri, giocando principalmente in Europa League, mentre con Lampard sta giocando di più in Premier. Il ritorno in Italia è uno scenario realistico e l’Inter lo ha messo sotto la lente di ingrandimento. Si parla di Alaba e Gosens ma Palmieri è indubbiamente il profilo più facilmente acquistabile.
Non siamo al cospetto di un esterno totale e devastante come Hakimi, ma di un regolarista disciplinato e dal piede educato. Quel grave infortunio ai tempi della Roma ne ha frenato l’ascesa, ma siamo sempre al cospetto di un 26enne.
Come si collocherebbe Palmieri nello scacchiere di Antonio Conte? Non è molto difficile immaginare un posizionamento da esterno sinistro nel 3-5-2. Rispetto a Biraghi, Palmieri è superiore praticamente in tutto, mentre difende meglio rispetto a Young ed è dotato di un cross migliore. Nonostante non sia giovane come Hakimi, Palmieri ha potenziale inespresso e nel 3-5-2 può dare il meglio di sé. La sua predisposizione a coprire tutta la fascia e le abilità nel cross calzano a pennello in un assetto come quello dell’Inter.
Il suo approdo ad alti livelli è stato casuale. Dopo qualche presenza con il Santos, squadra in cui non era titolare, l’italo-brasiliano è approdato al Palermo. Il Santos, di solito bottega cara, lo diede in prestito gratuito. Poche presenze in una squadra rosanero in difficoltà, nonché problemi di adattamento iniziali. Il tutto fino alla partita contro la Roma, dove si rese protagonista di grandi giocate. L’approdo in giallorosso fece storcere il naso a molti, che non lo consideravano da Roma.
La svolta si ebbe quando Spalletti, tecnico a cui sarà sempre riconoscente, decise di schierarlo viste le assenze. Mario Rui si era rotto il crociato, Vermaelen non dava garanzie né fisiche né sulla fascia, mentre Bruno Peres era inadeguato a sinistra. Tra tanti alti e qualche battuta d’arresto (la follia contro il Porto ai preliminari di Champions), il ragazzo si è poi conquistato la chiamata del Chelsea.
Sempre tra alti e bassi, e una concorrenza importante, pur non essendo titolare, Emerson si è fatto trovare sempre pronto quando chiamato in causa da Conte, Sarri e Lampard. Nonostante abbia giocato poco in campionato, con Sarri è stato spessissimo titolare in Europa League, competizione vinta dai Blues, con lui tra i protagonisti. Alonso è semplicemente più esplosivo e più forte in zona gol, elemento che porta gli allenatori a preferirlo spesso al ragazzo paulista.
Emerson Palmieri è lontano anni luce dallo stereotipo del terzino brasiliano, ma è un laterale estremamente disciplinato, minuzioso e pedante nell’atteggiamento tattico. Il ragazzo ha sviluppato un grande controllo palla, ottimo cross ed è estremamente efficace nello stretto. Da ex calciatore di futsal, che ha praticato fino ai 14 anni, ama giocare a due tocchi. Tatticamente è un calciatore che interpreta il ruolo in maniera meccanica e certosina, lasciando da parte i fronzoli. Non è un creatore di gioco, ma la sua tecnica finissima gli consente di essere tra i primi come passaggi completati.
Non facendosi ingannare dal fatto che non sia titolare fisso al Chelsea, analizzando le caratteristiche e l’aspetto tattico, possiamo pertanto concludere che Emerson è un signor terzino. In molti stanno facendo gli schizzinosi su Twitter e Facebook. Siamo però al cospetto di un calciatore completo e affidabile, che può sicuramente essere un titolare della nazionale italiana. Gli infortuni ne hanno limitato l’ascesa, ma a regime, e in mano a Conte, l’Inter potrebbe aver trovato un esterno top.

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione