Rodrigo Bentancur sembrava dover avere poco spazio sotto la guida di Sarri, ma il campo ha smentito le sensazioni. L’uruguaiano ha disputato 19 partite in Serie A e 29 tra tutte le competizioni, fino alla sopensione a causa della pandemia di COVID-19. All’inizio è stato in panchina, poi ha giocato sempre di più. Dal ritorno dalla squalifica, Bentancur ha giocato sempre titolare.

I problemi con Pjanic

Si pensava che Miralem Pjanic sarebbe stato il centrocampista da quasi 150 passaggi a partita nella Juve di Sarri. Il bosniaco era visto come un organizzatore di gioco alla Jorginho e punto di riferimento per la squadra.

Finora Pjanic ha avuto due cose in comune con il Jorginho di Sarri ai tempi di Napoli e Chelsea. La prima è il gran numero di palloni toccati. La seconda è il fatto che è andato fuori giri quando ha superato un certo minutaggio, non avendo né la Juve né il Napoli di Sarri un sostituto naturale.

Il problema rimane quando il tecnico avversario fa marcare stretto il regista bianconero. Contro il Lione, Garcia ha messo Dembélé e Toko-Ekambi addosso a Pjanic. Per eludere la pressione e il fiato sul collo di uno o due avversari sono fondamentali buona condizione fisica e fare girare velocemente il pallone. Proprio il giropalla lento è stata una delle criticità sollevate da Sarri. In soccorso al tecnico, e anche al regista (che sia Bentancur o Pjanic) potrà venire un calciatore dinamico, che si renda protagonista di movimenti senza palla.

A riguardo, sul calciomercato la Juve farà di tutto per acquistare questo profilo e, come spiegato recentemente, sta provando ad acquistare Paul Pogba, fermo restando le naturali difficoltà della trattativa. Per la ripresa del campionato e delle altre competizioni, vanno fatte valutazioni diverse, ma Blaise Matuidi sembra indispensabile.

Bentancur regista o “volante”

Sarri prediligerebbe Rodrigo Bentancur davanti alla difesa, in virtù delle ottime prove disputate prima dello stop. Il classe ’97 uruguaiano non incarna appieno il Sarrismo, ma è dotato di qualità fisiche, tattiche e decisionali che lo rendono un elemento praticamente fondamentale.

Rispetto a Jorginho, calciatore ideale per il gioco di Sarri, l’uruguaiano è più fisico e dotato di maggior progressione, ma decisamente meno adatto al gioco a due tocchi. Eppure, ha tutto il potenziale per sviluppare questa abilità. La predisposizione c’è tutta, fermo restando alcuni errori di gioventù.

Vada come vada, l’uruguaiano sarà titolare con Sarri. Se Pjanic ricoprirà il ruolo di regista, Bentancur rimarrà in quello di mezzala. In caso contrario gli saranno affidate le chiavi del centrocampo. Tra “regista” e “volante” non ci sono differenze in termini di posizione in un gioco come quello di Sarri, ma le consegne sono diverse. Il “volante” è un calciatore che fa da schermo e ricopre un ruolo tattico fondamentale in fase difensiva e transizione.

L’evoluzione di Bentancur

Il centrocampista uruguaiano può diventare un calciatore alla Busquets, affinando naturalmente alcune skill. A livello decisionale siamo al cospetto di un elemento estremamente intelligente, fermo restando che si è reso protagonista di alcuni errori sanguinosi in una zona molto delicata di campo.

Pertanto, se a Bentancur vengono affidate le chiavi del centrocampo avendo vicino un elemento di strappo e uno dotato di ottima tecnica, il risultato è un terzetto perfettamente assortito. In caso contrario, al cospetto di elementi meno tecnici, non essendo un regista puro, il centrocampo potrebbe non funzionare con Bentancur “volante”.

D’altronde è un elemento abituatissimo alle pressioni e a giocare a certi livelli. Da giovanissimo è stato un pilastro del Boca, non tremando mai in uno stadio caldissimo come La Bombonera. Altro elemento fondamentale è che Bentancur è un calciatore assolutamente umile e con la testa sulle spalle. Quando ha attraversato l’Oceano, pochi anni dopo aver attraversato il Rio de la Plata, non ha pagato neanche quella volta lo scotto.

Se Rodrigo Bentancur manterrà la crescita osservata nelle ultime giornate con Sarri alla guida, confermando la sua affidabilità davanti alla difesa e limitando qualche sbavatura di troppo, la risposta sull’opportunità di assegnargli le chiavi del centrocampo sarà sicuramente affermativa.