In Spagna Iker Casillas è considerato da molti il miglior portiere del nuovo millennio, superiore anche a Gianluigi Buffon. Non possiamo negare che lo spagnolo abbia contribuito a scrivere la storia recente del Real Madrid e della nazionale spagnola. Eppure, come evidenzieremo, non può non essere considerato un estremo difensore molto sopravvalutato. A differenza chiaramente di Gianluigi Buffon.

Parliamoci chiaro: Casillas è una persona straordinaria e un esempio di professionalità e dedizione in campo. Fosse stato un portiere normale, non avrebbe difeso per tanti anni la porta delle Merengues e della nazionale spagnola. Negli ultimi 10-15 anni, la concorrenza nella Roja è stata inoltre notevole. Mai chiaramente come quella avuta da Buffon, che ha sbaragliato senza difficoltà, trattandosi di una vera e propria leggenda e di un fenomeno tra i pali.

Buffon è stato determinante ai fini della conquista del mondiale e nei tanti scudetti vinti dalla Juve. Qualcuno pone il paragone basandosi semplicemente sui trofei, elemento al quale viene dato un peso eccessivo al momento di fare dei confronti.

Per quanto possa essere considerato un elemento che ha fatto la storia di una squadra e una nazionale, Casillas si è reso protagonista di troppe battute a vuoto. Ricordiamo le più eclatanti.

Qui una prima rassegna di errori, che mette in luce i limiti di Casillas in termini di “presa” e uscite:

Proprio nelle uscite, il portiere spagnolo è stato carente. Quella nella finale di Champions tra Real e Atletico è stata clamorosa, così pure quella nel match contro la Roma che portò al gol di Vucinic. La sua scellerata uscita rischiò di costare la Decima al Real. Per non parlare poi del match in cui le Merengues furono umiliate dal Barcellona per 6-2.

La partita tra Spagna e Olanda è stata una delle peggiori di Casillas:

Dopo l’addio di Casillas al Real, il suo successore, Keylor Navas ha fatto incetta di trofei, vincendo ben tre Champions consecutive. Siamo al cospetto di un buon portiere, lontanissimo dai fenomeni del calcio mondiale. Proprio i trofei portano in troppi a sopravvalutare un calciatore. L’Inter mondiale ha suscitato un alone di mito su tutti i suoi calciatori. Il compianto Sarti, autore della papera contro il Mantova, tra le altre, non era certo un campione tra i pali.

Buffon non ha mai vinto la Champions e, 42 anni inoltrati, probabilmente gli rimarrà una sola opportunità. Eppure, se avesse scelto di intraprendere altre strade, avrebbe probabilmente coronato il suo sogno. Buffon ha commesso i due più grandi errori della carriera da minorenne e ultraquarantenne, età in cui la carriera di un calciatore è lontanissima dall’apogeo.