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Come Juve-Fiorentina, anche Udinese-Inter è stato un match contraddistinto dalla polemica arbitrale. Come nel caso di Juve-Fiorentina, evitiamo di parlarne e ci concentriamo sul match. Una partita a due volti.

L’Inter non ha giocato bene, ma ha vinto. In Serie A spesso la differenza la fa la maggior qualità. Il discorso dei cambi, tanto battuto da qualcuno, lascia il tempo che trova. Non è stata certo la sostituzione di Eriksen a far segnare l’Inter. La squadra di Conte ha segnato grazie a un colpo di Lukaku, che ha sfruttato anche una marcatura larga della difesa ospite. Il 2-0 è arrivato dopo un rimpallo, che ha fatto trovare Sanchez davanti a Musso. Lukaku ha poi trasformato il rigore.

L’Udinese ha tenuto bene il campo, ma l’Inter ha dato la sensazione di poter passare prima o poi. La difesa friuliana ha ballato in più occasioni, soprattutto a inizio ripresa. Il fatto che il gol sia arrivato subito dopo la sostituzione di Eriksen è casuale. Con la qualità offensiva dei nerazzurri e i problemi difensivi degli uomini di Luca Gotti, era preventivabile un gol dell’Inter.

Qualsiasi commento negativo nei confronti di Eriksen è totalmente fuori luogo. Il danese non si è allenato con continuità e deve trovare il ritmo partita. In più era alla prima da titolare con i nuovi compagni. L’ex Tottenham avrà tempo per incidere. Purtroppo in Italia si sputano sentenze troppo prima del dovuto.

L’Udinese non ha comunque demeritato, mostrando un gioco interessante e venendo punita dai suoi limiti e dalla giocata di Lukaku. I friulani hanno decisamente più qualità rispetto alle squadre agli ultimi posti. Detto questo, la difesa non convince ed era molto difficile pensare che non subisse reti al cospetto di un attacco come quello nerazzurro.

Conte, dal canto suo, ha adesso un centrocampo competitivo. Brozovic, recuperato, è un elemento importante e vanno dati meriti anche a Spalletti, che lo ha eretto a fare del centrocampo nerazzurro.