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Giocare certe partite in Copa Libertadores diventa proibitivo. Queste difficoltà non sono dovute al livello delle compagini avversarie affrontate, spesso abbastanza modesto, bensì all’altitudine.

Alla Copa Libertadores e alla Copa Sudamericana partecipano difatti squadre di Paesi come Bolivia, Ecuador e Perù. Si tratta pertanto di Paesi montuosi, con le società che hanno sedi in città a oltre 3000 metri di altura.

Questo prospetto dà un’idea di ciò che stiamo discutendo.

Il Deportivo Binacional proviene dalla città di Juliaca, in Perù, situata a quasi 4000 metri di altitudine. La squadra è alla prima partecipazione alla Libertadores mentre lo scorso anno era alla prima partecipazione alla Copa Sudamericana. Il motivo è semplice, essendo stata fondata nel 2010. I peruviani sono stati inseriti in un gruppo comprendente due big come River Plate e San Paolo, ma anche l’LDU di Quito, in un match che si preannuncia come un “derby delle alture”. L’LDU disputa infatti le proprie partite alla “Casa Blanca”, stadio situato a oltre 2700 metri di altitudine.

Le squadre colombiane giocheranno invece a oltre 3500 metri di altitudine. C’è il Bolivar, oramai ex club del fratello gemello di Callejon, ma anche il Deportivo San José. Quest’ultimo club, squadra per la quale fa il tifo l’ex presidente boliviano Evo Morales, gioca le proprie partite casalinghe allo stadio Jesus Bermudez nella città di Oruro. Molto più in basso è situato invece lo stadio Felix Capriles del Deportivo José Wilstermann, situato a “soli” 2500 metri di altitudine.