Come abbiamo mostrato ieri, Deloitte ha pubblicato il report annuale Football Money League. Con un fatturato di 231 milioni di euro, la Roma si è posizionata al 16esimo posto della Deloitte Football Money League, perdendo una posizione rispetto all’annata precedente. Il fatturato ha registrato una diminuzione di 19 milioni di euro, principalmente a causa dell’eliminazione dalla Champions, arrivata agli ottavi, a fronte invece del raggiungimento della semifinale nel 2018.
Rispetto ai top club europei il fatturato della Roma, come quello del Napoli è troppo vincolato agli introiti televisivi, che ammontano al 62% del totale (la media per le squadre che figurano nella top 10 è del 40,2%).
Come si evince da questo prospetto, il fatturato della società giallorossa, in procinto di passare a Friedkin, dipende tantissimo dagli introiti Champions. I proventi da stadio ammontano a 31,8 milioni di euro, che corrispondono solo al 14% del fatturato totale della Roma. I ricavi commerciali ammontano quasi a 55 milioni (24%). In tal senso, gli accordi stipulati con Qatar Airways e Hyundai si fanno sentire.
Per quanto riguarda i ricavi da stadio, la media dei top 10 è rispettivamente di 102 milioni di euro e del 16%. Stanti questi dati, fare lo Stadio della Roma è ancora più fondamentale. Anche i ricavi commerciali non sono soddisfacenti, nonostante la crescita dovuta alle partnership con Qatar Airways e Hyundai. I 54,7 milioni di euro (24% del fatturato) sono inferiori di quasi 200 milioni rispetto alla media dei club della top 10, la cui media è di ben 250 milioni di euro (40%).
Lo studio di Deloitte ha raggruppato i 20 club principali in 5 mini league.
La Roma fa parte della quinta mini league e ha ricavi simili a Lione, West Ham, Everton e Napoli. Lo scorso anno lo Schalke fatturava meno della Roma, quest’anno è una posizione sopra i giallorossi ma fattura quasi 100 milioni di euro in più.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione