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Con l’ufficializzazione di Arteta come nuovo tecnico dell’Arsenal, si fa sempre più nutrito l’esercito di ex grandi calciatori ora diventati allenatori. In questo articolo parliamo delle nuove leve, considerando coloro che sono stati grandi o grandissimi calciatori e hanno una carriera promettente davanti come allenatori.

In Italia

Sono subentrati recentemente due elementi che hanno giocato grandi competizioni con la nazionale e vinto la Champions. Parliamo di Thiago Motta e Gattuso.

Hanno fatto scalpore i titoli sul modulo di Motta: “Il calcio secondo Thiago Motta: ‘Posso giocare col 2-7-2”; “Thiago Motta e il suo 2-7-2 che potrebbe rivoluzionare il calcio”; “Come giocherebbero le migliori squadre d’Europa col 2-7-2 di Thiago Motta”; “Dal 2-7-2 di Thiago Motta al 5-5-5 di Oronzo Canà, i moduli più pazzi della storia del calcio”. In realtà è un 4-3-3, con tanto possesso palla e gioco orizzontale, con grande coinvolgimento del portiere. Il Genoa è una squadra derelitta, non facile da salvare, ma il tecnico italo-brasiliano ha buone idee.

Gattuso è un fautore del 4-3-3. Come abbiamo mostrato, ama giocare in un fazzoletto, con squadra corta e attenzione ai dettagli. Nel suo calcio sono fondamentali i ruoli dei centrocampisti centrali. Al Milan ha fatto molto bene, lo scorso anno sfiorando il quarto posto.

In Premier

Lampard è un tecnico che ha cambiato molto rispetto a Sarri. Nel suo 4-2-3-1 c’è ampio spazio per i giovani, il trequartista svolge un ruolo fondamentale, mentre non rinuncia a Jorginho come organizzatore di gioco anche nel centrocampo a due. L’inglese verticalizza di più e punta molto sui gol del bomber. Da rivedere gli equilibri difensivi.

Solskjaer è invece un allenatore contropiedista, che punta ad arrivare al sodo con pochi tocchi, sfruttando la velocità degli attaccanti. Per far rendere al meglio lo United avrebbe bisogno di un organizzatore di gioco, pronto a servire gli attaccanti

Arteta è il nuovo tecnico dell’Arsenal. L’ex assistente di Guardiola predilige ovviamente un gioco propositivo: non fa distinzione tra 4-3-3 e 4-2-3-1 e l’obiettivo è sfruttare il potenziale offensivo dei rapidissimi attaccanti che ha a disposizione. Andrà sfruttato al meglio il connazionale Ceballos.

Altrove

In Francia sembrava promettere bene Patrick Vieira, mentre quest’anno il suo Nizza sta deludendo. Ounas sta giocando spesso in posizione centrale nel suo 4-2-3-1. La squadra perde spesso pezzi pregiati e quest’anno è poco giudicabile.

Sarà interessante vedere Xavi, alla sua prima esperienza da allenatore, avendo recentemente appeso gli scarpini al chiodo. L’ex fuoriclasse del Barcellona propone un 4-2-3-1 nel suo Al-Sadd. Probabile che a breve termine rientri al Barcellona, magari iniziando dalla squadra B. L’equazione grandissimo calciatore = grandissimo allenatore non è matematica, ma Xavi di calcio ne sa, eccome…

Gerrard sta facendo grandi cose con i Rangers, portando la squadra di Ibrox Park a competere dopo tanti anni con i rivali cittadini del Celtic. Il suo 4-3-3 è molto equilibrato e ha fatto bene anche in Europa. Da notare che i Rangers hanno ottenuto 4 punti su 6 contro il ben più quotato Porto. Contro il Braga gli scozzesi non partono battuti…

 

Non possiamo definire invece nuova leva Zinedine Zidane. Il francese è in carica come tecnico del Real da oramai 4 anni, vincendo 3 Champions consecutive, con una breve pausa. Zizou va citato proprio perché è uno dei casi in cui un fuoriclasse in campo lo è anche in panchina. Chissà se qualcuna delle nuove leve citate ripercorrerà la sua carriera.

 

Tra i giovani allenatori citati i più pronti sono Gattuso e Gerrard, mentre Lampard e Solskjaer vanno visti. I due hanno accettato la panchina delle squadre con cui hanno vinto tanto. I risultati non sono stati finora eccezionali, ragion per cui il rischio di dover ripartire da un livello più basso è alto. Xavi non è giudicabile, ma ha certamente il giusto talento per poter fare bene…