Liverpool-Napoli, quando un pareggio vale una vittoria
Clamoroso (o quasi) ad Anfield.
Il coccodrillo del Napoli era già scritto, c’era l’aria da imbarcata clamorosa ed invece il calcio, regala l’ennesima pagina magica, l’ennesimo episodio che spinge ad amare quella sfera che rotola sul tappeto verde. Gli azzurri non escono con le ossa rotte da Anfield, anzi, mostrano di saperci stare ed anche bene in certi palcoscenici, mostrano grinta, carattere capacità di soffrire e voglia di far male, cose che sembrano smarrite.
La rivincita di Carlo
Troppe critiche, talvolta arrivate da chi neanche se lo può permettere. Troppa cattiveria, acidità, Faziosità nel commentare le scelte di Ancelotti. Ci troviamo di fronte ad un gigante del calcio, uno che di questo sport ha fatto la storia, da calciatore prima e da tecnico poi. Molti lo definiscono bollito. Certo fa specie vedere che un bollito, con una squadra nettamente inferiore, riesca sempre ad infinocchiare uno dei tecnici più stimati del momento. Nelle quattro gare disputate negli ultimi due anni tra Napoli e Liverpool gli azzurri escono con due vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta. Non male come score, per un tecnico bollito.
CVD, il problema è la testa non il modulo
Se solo si avesse la capacità di andare oltre ciò che si vuole vedere, magari la critica risulterebbe mento stantia e più produttiva. Ricondurre tutti i problemi del Napoli al solo modulo, passateci il termine poco poetico, è una grossa stronzata. Il 4-4-2 non è adatto, i giocatori fuori ruolo, Ancelotti che ha perso il gruppo, che non sa gestire ecc.ecc. Tutte fandonie, tutte stupidaggini. Il problema di questa squadra, era, è e sarà sempre mentale. La gara di questa sera giocata con Maksimovic terzino destro, Di Lorenzo esterno destro alto, Fabian esterno, Lozano seconda punta, quindi teoricamente fuori ruolo, quindi ipoteticamente fuori ruolo, mostra che con la testa giusta, l’attenzione giusta e la garra giusta, la interpreti alla grande lo stesso. Quando il Napoli è mentalmente in partita, può battere chiunque, anche i Campioni d’Europa in carica.
Ottavi a portata di mano
Ormai ci siamo, al Napoli manca davvero poco per accedere agli ottavi di finale. In realtà, agli azzurri potrebbero passare anche con una sconfitta contro il Genk, in casa di vittoria e/o pareggio del Liverpool a Salisburgo, ma meglio non correre rischi, la dea bendata da queste parti ha sempre voltato gli occhi dall’altro lato. Ed allora, ad Ancelotti e co, non resta da far altro che battere i fiamminghi, che nel girone sono fermi ad un solo punto conquistato (proprio contro il Napoli). Una vittoria che potrebbe in caso di passo falso del Liverpool in Austria, regalare addirittura il primato del girone al Napoli. Il passaggio del turno, a questo punto è quasi d’obbligo, fallirlo, sarebbe un vero e proprio Harakiri.
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