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Il Manchester United di Solskjaer ha perso contro il Newcastle e vede allontanarsi la zona Champions. Per i Magpies, a segnare il gol vittoria è stato uno dei due fratelli Longstaff, Matthew, al debutto in Premier con la squadra della sua città. La partita del St. James’ Park ha vissuto pochissime emozioni ed è stata decisa a 20 minuti dalla fine a vantaggio dei padroni di casa.

La combo di centrocampo formata dai Longstaff ha messo in grossa difficoltà il reparto nevralgico di Solskjaer. Sean Longstaff ha 22 anni mentre Matthew ne ha appena 19. In due sono stati protagonisti di 4 intercettazioni, 9 palloni recuperati e 5 occasioni create. Sean ha protetto il centrocampo, mentre Matthew ha osato e creato, al di là del gol vittoria.

Incredibile il paradosso di Solskjaer, che all’inizio della sua avventura con i Red Devils aveva vinto ben 9 gare consecutive fuori casa, mentre da quando è stato assunto come permanent manager registra un ruolino di marcia esterno da retrocessione, con 7 sconfitte, 4 pareggi e 0 vittorie. Tra le squadre che hanno United nel nome, il Manchester United è la peggior compagine finora di questa Premier.

Nel 1996 l’ex difensore scozzese, bandiera del Liverpool, Alan Hansen affermò che lo United non avrebbe vinto assolutamente nulla con “la generazione 1992. Hansen fu clamorosamente smentito da Sir Alex Ferguson, che riuscì a superare i Reds in termini di titoli vinti. Lo stesso discorso di Hansen viene portato avanti oggi, con molti opinionisti che criticano la generazione di giovani attuali. Qualcuno dirà che sono le ultime parole famose, ma la differenza era abissale. Solskjaer potrà essere sostituito, ma la materia prima è troppo diversa. Martial e Rashford non sono certo dei bomber e, ancora una volta, il mercato è stato scellerato. Mancano centrocampisti degni di tal nome e una punta che la butti dentro. Oltre a Greenwood e Tuanzebe, che non sono certo Giggs, Scholes o Beckham, mancano poi giovanissimi di livello.

La difesa dello United non sta facendo neanche male, essendo la quarta a pari merito (8 gol subiti), ma l’attacco è assolutamente desolante. James e Pereira non sono calciatori che garantiscono gol, mentre Rashford è più abile da seconda punta o esterno. L’inglese ha ottima tecnica di tiro, ma non riesce ad arrivare bene in zona finalizzazione. Il gioco è inesistente, a prescindere dagli uomini.