La Roma ha portato a termine l’acquisto di un altro centrocampista, quel Jordan Veretout tanto ambito anche da Milan e Napoli.
I giallorossi hanno pertanto un reparto nevralgico molto affollato, con i nuovi acquisti Veretout e Diawara che si aggiungono agli elementi già presenti in rosa. Ci sono i tre giovani italiani Cristante, Pellegrini e Zaniolo (rispettivamente classe ’95, ’96 e ’99) oltre a Pastore e Nzonzi.
Questi ultimi due, arrivati in pompa magna lo scorso anno ma rivelatisi flop al primo anno, stanno rappresentando una sorta di spada di Damocle. La società ha il sì di Almendra, splendida promessa del calcio argentino, ma non è uscito nessuno dei due acquisti dello scorso anno.
Per quanto riguarda il modulo, Fonseca predilige giocare con il 4-2-3-1. Diawara sa svolgere quel ruolo, così pure Veretout. I tre italiani si ritroverebbe di invece a contendersi un posto come vertice alto, sempre se Fonseca non pensi ad adattare i propri elementi.
Cristante è stato provato come vertice basso, ovvero nei due pivot di centrocampo, ma è piuttosto adattato. Il discorso per Pellegrini sarebbe simile mentre Zaniolo (se rimarrà) è anche lui un vertice alto. Il ragazzo tosco-ligure non è un esterno, pur avendo svolto quel ruolo.
Fatto sta che la Roma ha in rosa tanti centrocampisti, ma non si tratta di calciatori intercambiabili per il gioco di Fonseca. A questo punto è probabile che vengano ceduti almeno un paio di elementi, proprio per occupare le slot che servono. L’obiettivo è ovviamente cedere Nzonzi e Pastore, dando ampio spazio ai centrocampisti italiani. E Veretout sarebbe certamente un titolare…
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione