Il 15 Luglio 2019 è stato il giorno della presentazione di Aaron Ramsey. Dopo le prestazioni di John Charles, attaccante della Juventus dal 1957 al 1962, l’ex centrocampista dell’Arsenal sarà il prossimo nazionale gallese a gestire la maglia della Juventus e si prepara alla sua prima stagione in bianconero.
Dopo un lungo corteggiamento, la squadra torinese ha acquisito le sue prestazioni a parametro zero, dopo una stagione tra le migliori per il centrocampista, rovinata da un infortunio sul finire della stessa.
Si presenta parlando la lingua madre della sua nuova squadra, mostrando la voglia di sentirsi parte del gruppo sin da subito. Bastano pochi minuti di conferenza per far capire al mondo bianconero le sue intenzioni per questa e per le future stagioni.
Con il passare dei giorni sta acquisendo nuovamente la sua forma fisica ottimale, tanto da rimettere in gioco la possibilità di vederlo nella prossima tournèe che la Juventus intraprenderà già dalla prossima settimana, quando il 20 luglio sfiderà a Singapore il Tottenham di Mauricio Pochettino, accostato più volte alla squadra bianconera, nelle settimane precedenti all’arrivo di Maurizio Sarri.
Vestirà la maglia numero 8, che per anni è rimasta sulle spalle del “principino” torinese, Claudio Marchisio. La sua è un’eredità importante, ma il gallese è pronto ad affrontarla e a rispettarla con il coraggio che lo contraddistingue, promettendo ottime prestazioni con quest’ultima, le quali lo hanno rappresentato negli anni passati a Londra, sponda Arsenal.
Forse è un po’ fragile a livello fisico, ma Aaron Ramsey, quando sta bene, con le sue giocate e la sua tecnica, non potrà far altro che deliziare il pubblico bianconero che da anni ormai è abituato ad avere ottimi palleggiatori, seppur poco sfruttati con il vecchio gioco “allegriano”. Il pregio del gallese è però il vizio del goal, che il centrocampo bianconero, dopo gli anni d’oro di Paul Pogba, ha perso, nonostante le reti di giocatori come Khedira e Pjanic che con il passare del tempo, tra acciacchi fisici e posizioni in campo più arretrate sono iniziate a mancare.
Ramsey può essere proprio quella scossa di cui la Juventus aveva bisogno in quella posizione, nonostante la sua probabile non titolarità nelle fasi iniziali della stagione. Il gallese è un regalo a dir poco eccezionale da parte di Paratici&Co. per Maurizio Sarri, che avrà a disposizione un grande centrocampista dalle caratteristiche offensive e con una grandissima tecnica che pochi giocatori possono vantare di avere.
Signore e signori, benvenuto Aaron Ramsey.
Mr. NoName
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione