Il giovanissimo Moise Kean, classe 2000, attaccante della Juventus e della nazionale italiana Under 21, è finito nella bufera mediatica dopo l’esclusione dalla partita contro il Belgio. Tenace in campo, irresponsabile fuori, il ragazzo ricorda l’attaccante del Marsiglia Mario Balotelli, che dopo un inizio di carriera brillante, ha esposto la sua discontinuità, rivelandosi un talento grezzo e sprecato.

Ovviamente, sarebbe insensato azzardare giudizi sulla futura carriera della baby stella juventina. Meno stolta è invece l’idea di osservare i parallelismi tra i due bomber: due teste calde, con centinaia di migliaia di follower sui social, entrambi assistiti dal procuratore Mino Raiola. La terza affinità è quella che potrebbe rivelarsi fatale al giovanissimo attaccante che, ricordiamolo, ha appena diciannove anni. Un’età giovanissima, in cui il calciatore può essere condizionato nelle sue scelte dalla forte voce dell’agente, spesso interessato più ai soldi che alla crescita del giocatore.

Come SuperMario, anche Moise ha iniziato alla grande la sua esperienza da professionista, siglando numerose reti e finendo quasi sempre nella prima pagina dei giornali, che lo hanno  esaltato e riempito di lodi, proprio come fatto anni prima con il suo collega, allora giovane promessa dell’Inter.

“Corsi e ricorsi storici”, come ricorda Giambattista Vico, e, se Balotelli ha imboccato una parabola discendente nella sua carriera, dopo fasti giovanili che lo disegnavano già al fianco di Messi e Ronaldo, ci sono tutti i presupposti che possa farlo anche Kean, citati in precedenza.

Ecco dunque che le famose “balotellate” si ripropongono, questa volta compiute da un altro interprete, che dopo decine di ritardi agli allenamenti, viene escluso assieme al suo compagno Zaniolo, dal match cruciale contro il Belgio.

Bisognerà vedere se Sarri riuscirà a metterlo in riga, dandogli minutaggio e spazio in campo, come già ha dimostrato di saper fare con i giovani di spicco presenti all’interno delle rose delle sue squadre. Altrimenti, se il nativo di Vercelli non imparerà ad aggiungere anche un po’ di sana disciplina al naturale divertimento, potremmo assistere ad un terribile Balotelli bis.

 

Andrea Lico