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Sta emergendo che il ricorso del Manchester City non avrebbe alcun effetto sull’interruzione del processo in corso da parte dell’Uefa. Una portavoce del TAS di Losanna ha dichiarato al Sun: “Non sono previste sospensioni dell’attività dell’Uefa mentre sono in corso i procedimenti del Tas”.

All’UEFA sono consapevoli che la richiesta del City al TAS era puramente per prendere tempo e che sarà rigettata quasi certamente. L’intento del club inglese era impedire, almeno temporaneamente, all’Uefa di inviare il caso all’Adjudicating Chamber per una sanzione da irrogare.

Il TAS, pertanto, non ha in calendario alcuna udienza per la trattazione del ricorso del City alla sentenza non ancora pubblicata, ma che è nell’aria e sancirà l’esclusione della squadra inglese dalla Champions. Il TAS decide sui ricorsi, ma quello del City è considerato inammissibile, pertanto non sussiste. Se il ricorso del City viene rigettato, non si arriva nemmeno all’udienza (ecco perché non sono previste udienze al TAS fino al 14 agosto). Per questo motivo il nome del City non figura tra le udienze future.

La situazione dei Citizens è pertanto delicatissima e il rischio di esclusione è elevatissimo.