C’è una cosa che è difficile capire: come sia possibile che a Napoli tifosi e giornalisti ancora non capiscano De Laurentiis? Può piacere o meno la cosa, ma la condotta del presidente del Napoli è lineare. Un certo tipo di calciatori non li prenderà mai. Non è una questione di costo del cartellino, ma di ingaggio. Oggi come oggi prima di prendere un qualsiasi nuovo calciatore c’è la necessità di liberarsi di un ingaggio più o meno dello stesso livello. Il Napoli può permettersi, volendo, di fare un grande investimento.

Ma non può alzare ulteriormente il monte-ingaggi, che ha già sfondato la soglia massima prevista. In soldoni, prima ancora di prendere qualcuno il Napoli deve liberarsi di un ingaggio. Ragionamento che vale anche per le seconde linee. Mentre non ci sono problemi eccessivi per prendere un giocatore costoso, prenderne uno che guadagna molto diventa complicato. Anzi: diventa complicato prendere qualsiasi calciatore se non si provvede ad abbassare il monte ingaggi.

Nulla di nuovo sotto il sole, del resto De Laurentiis da questo punto di vista è inappuntabile. Non ha mai detto il contrario, sin dal primo giorno. Evidentemente chi gli crede quando parla di tabelloni alti 150 metri, di centri sportivi da 100 ettari non gli crede in questo caso. Ancora oggi c’è chi dice che si aspetta un grande mercato perché altrimenti Ancelotti…

Napoli sospeso sul filo di un sottile equilibrio

Eppure è così semplice, non ci vuole molto a capire. Il mercato è prima di tutto un gioco di equilibrio. Ci sono tante caselle da occupare, ed un limite che non si può derogare sugli ingaggi. Per entrare un giocatore ne deve uscire un altro. E il tutto deve essere più o meno a parità di ingaggio. Perché le due cose vanno a braccetto. Prima di prendere qualsiasi giocatore bisogna liberare una casella. Ed al momento le caselle occupate, considerando i giocatori che tornano dai prestiti, sono molto più di quelle disponibili.

Non è una questione di ruoli, è una questione di soldi. Diamo per scontato che il Napoli adeguerà la sua rosa alle esigenze di Ancelotti. Cosa che non è stata fatta lo scorso anno. Tanto è vero che ci si è ritrovati con 6 esterni offensivi, con un sistema di gioco che non prevede giocatori con quelle caratteristiche. E’ chiaro che dovrà essere sfoltito il numero di giocatori con questo ruolo, per fare spazio a qualche centrocampista. Ma l’equilibrio numerico deve restare inalterato.

Ci sono giocatori che il Napoli ha deciso di vendere, diciamo Ounas, Verdi, Diawara, Hysaj e Mario Rui. E poi ci sono quelli che tornano dai prestiti: Rog, Sepe, Inglese, Insigne jr, Ciciretti, Grassi, Tutino e qualche altro ancora. Se non si esagera con le pretese, non ci saranno problemi con Hysaj e Mario Rui, magari anche con Diawara. Con Ounas e Verdi il discorso è un po’ più complicato. Poi ci sono gli altri, che sono un problema. Diciamo che Sepe potrebbe avere qualche offerta, ma senza esagerare. Stesso discorso per Inglese. Insigne jr e Tutino hanno ingaggi bassi, e si piazzano facilmente, ma Rog, Grassi e Ciciretti sono un piccolo macigno.

Mercato giocoforza condizionato dalle uscite

In ogni caso, prima di prendere qualche altro giocatore, questi devono andare via. Attenzione, stiamo parlando di giocatori di seconda fascia, tranne Hysaj e Mario Rui. Se si vuol pensare di prendere qualche calibro da 90 bisogna che esca almeno un giocatore con quell’ingaggio. Per capirci: per prendere James Rodriguez deve uscire Koulibaly; per prendere Lozano deve uscire Insigne. Tutto il resto sono fantasticherie senza senso. Da 15 anni, nel bene e nel male, questa è la filosofia aziendale di De Laurentiis.

Non l’ha cambiata con nessun allenatore, Mazzarri, Benitez o Sarri non è cambiato nulla. Pensare che cambi adesso con Ancelotti è da folli. Non lo farà, a costo di litigare anche con quest’allenatore. Anche con Mazzarri, Benitez e Sarri sognava un matrimonio eterno. Fosse stato per De Laurentiis non avrebbe mandato via nessuno di loro. Se ne sono andati loro.

Succederà anche con Ancelotti? Possibile, probabile, anche se non possiamo sapere cosa farà il nuovo allenatore. Di certo, in base a quello che è successo in passato, sappiamo bene come si comporterà De Laurentiis. Su questo non ci sono dubbi.