Domanda retorica: Verona e Cittadella sarebbero capaci di riempire l’Olimpico (o San Siro) come Aston Villa e Derby – e ieri Sunderland e Charlton – hanno fatto a Wembley?

85.826 spettatori per la finale di Championship, evento che si tiene a Wembley e vede accorrere un pubblico degno di San Siro nelle migliori giornate.

L’Aston Villa è quindi tornato nella serie che gli compete, vista la storia di questo club di Birmingham. In campionato non è arrivata la promozione diretta, ma i Villans ce l’hanno fatta grazie ai play-off, vincendo contro il Derby davanti a oltre 85.000 spettatori, in un match che ha visto un enorme volume d’affari.

Impensabile in Italia una cosa del genere, visto anche il disinteresse nei confronti della serie cadetta, accentuatosi negli ultimi anni, anche per un discorso economico e per l’assenza di grandi realtà.:

Intanto l’Aston Villa fa parte del ristrettissimo ed esclusivo club delle squadre che hanno disputato oltre 100 partite in Premier: Everton (117) Aston Villa (106) Liverpool (105) Arsenal (102).

I Villans, vincendo questa partita, si mettono in tasca un minimo di 170 milioni di sterline, cifra pazzesca, soprattutto rispetto a quelle che percepiscono i club italiani che arrivano in serie A.

Il match è stato vinto con merito dai Villans, che sono passati in vantaggio con El-Ghazi e hanno raddoppiato a seguito di un incredibile errore del portiere olandese Roos, ben sfruttato dallo scozzese McGinn.

Il Derby è poi rientrato in partita, segnando nei 10 minuti finali, ma non riuscendo a pareggiare nonostante i 7 minuti di recupero. Finale thriller e avvincente, ma l’Aston Villa ha resistito alla grande e ha portato a casa la vittoria, tornando in Premier League dopo tre anni. Il derby dovrà giocare invece in Championship per la 12esima stagione consecutiva.

 

Vincenzo Di Maso