Roy Keane: ”Guardate Matthijs de Ligt, che è capitano dell’Ajax a 19 anni e guadagna poco. Nel frattempo, Rashford segna appena 10 gol a stagione, uccide i tifosi disabili in carrozzella con le sue punizioni alle stelle e guadagna 100.000 sterline a settimana, mentre Lingard ne guadagna 120.000 per stare su Instagram”.
L’ex leggenda del Manchester United non le ha mandate a dire. Nonostante gli oltre 600 milioni di fatturato, i Red Devils puntano ancora su esterni per nulla trascendentali. Ai tempi di Kean e Sir Alex Ferguson circolavano molti meno soldi, ma gli esterni erano Giggs e Keane e le punte erano Yorke e Cole.
Adesso lo United ha deciso di puntare su alcuni giovani del vivaio e sul redivivo Martial, proprio per giustificare l’investimento di oramai 4 anni fa. I gol in questo campionato sono stati 10 per il francese, 4 per Lingard e 10 per Rashford. Numeri assolutamente insufficienti, soprattutto alla luce del fatto che Martial e Rashford venivano spacciati come fenomeni del calcio mondiale.
I tempi di Keane erano ben diversi, lo United aveva un maestro come Ferguson e c’era ben altra disciplina. Adesso la dirigenza è totalmente allo sbaraglio e non azzecca un colpo da anni. I prezzi del campionato inglese portano a ipervalutare i giocatori e Woodward non è stato bravo a individuare i problemi di una rosa deficitaria. Solskjaer aveva mascherato inizialmente questi limiti, i quali sono emersi inesorabilmente quando l’inerzia iniziale è venuta meno.
La differenza con uomini con gli attributi come quelli dello United di Ferguson è assolutamente imbarazzante. Ma c’è da dire che Lingard, Rashford e Martial si sono ritrovati al posto giusto nel momento sbagliato. Avessero giocato ai tempi di Keane, Giggs, Scholes o Beckham, con Ferguson come padre-allenatore, la loro carriera avrebbe probabilmente preso una direzione diversa…
Vincenzo Di Maso
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione