Gianluigi Donnarumma è il portiere titolare della nazionale e con il Milan ha mantenuto la porta inviolata circa un terzo delle volte, nonostante una fase difensiva assolutamente rivedibile.
Con 20 anni compiuti da tre mesi, l’estremo difensore del Milan si sta avvicinando alle 200 presenze da professionista tra Milan, nazionale under 21 e nazionale maggiore. Ovviamente è considerato tra gli under 20 più forti e più cari in circolazione.
Vista l’età, non mancano i difetti, come naturale che sia. Se da un lato Donnarumma è migliorato negli spostamenti laterali, il “piede” rimane poco educato. Si osservi questo grafico relativo al match contro il Bologna.
Donnarumma ha pertanto completato con successo solo il 58% dei passaggi. Ieri il Bologna ha sollecitato tantissimo l’estremo difensore rossonero, pressando altissimo e aggredendo i portatori di palla. La squadra era, come spesso accade, piuttosto sfilacciata, ragion per cui il pressing alto è una tattica molto efficace. Qualche rinvio era difficilissimo, ma altri passaggi erano decisamente alla portata.
Donnarumma è un portiere che tra i pali sta diventando completo e con il passare degli anni limerà praticamente tutti i difetti. Il suo neo permane comunque quello dei “piedi”. Anni fa avevamo scritto un articolo “consigliando” a Donnarumma allenamenti specifici per poter sviluppare abilità anche nel gioco con i piedi. A 16 anni è più facile che a 20, ma il portiere del Milan ha tanti avanti per poter diventare quantomeno decente nel giocare il pallone. In rosa avrebbe un maestro illustre come Pepe Reina, che ha qualità da impostatore. Servono comunque allenamenti specifici e molto dipende anche dalle scelte dell’allenatore. L’età gioca tutta a favore di Donnarumma, ma bisogna prima o poi iniziare!
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione