L’Inter ha pareggiato ieri contro l’Udinese e ha fatto un piccolo passettino verso la Champions. Serviranno i tre punti contro Chievo ed Empoli, ma l’obiettivo si avvicina. Detto questo, a dicembre in pochi si aspettavano di dover attendere le ultimissime giornate per la qualificazione. Il rovescio della medaglia è che sarebbe potuta andare peggio, visti gli harakiri e il crollo, ma l’Inter, seppur ferita e barcollante, non è mai davvero crollata.
In caso di Champions, visto anche l’allentamento della morsa del FPF, considerando anche le tante sponsorizzazioni di cui vi abbiamo spesso parlato, ci saranno meno freni sul calciomercato. La questione da dirimere è in primis quella dell’allenatore. Spalletti sarebbe quasi certamente confermato in caso di terzo posto, altrimenti l’assalto a Conte verrà concretizzato.
Le slot da liberare e il mercato in uscita
Per avere idee più chiare, bisognerà appunto capire chi finirà sulla panchina nerazzurra. Questa Inter ha il problema delle “slot” da liberare, ovvero dei tanti calciatori, inseriti nelle rotazioni, non all’altezza per un campionato di vertice e una Champions più che decorosa. Marotta è stato ingaggiato perché è un dirigente top nel fare trading ed elevare il livello della squadra con le giuste plusvalenze. La sfida principale è quella di liberare slot per nuovi acquisti che siano di qualità superiore rispetto ai calciatori uscenti.
Ci sono tante slot da liberare a centrocampo. Se Brozovic è considerabile (almeno come riserva) un elemento valido per un’Inter che in futuro punterà ad avvicinarsi fortemente alla Juve e a fare bene in Champions, non possono essere considerati tali Borja Valero, Gagliardini o Joao Mario. Vecino potrà essere un onesto rincalzo. Nainggolan merita un discorso a parte, ma vista l’età, gli infortuni e il tipo di vita condotta, dubitiamo che in futuro possa dare un grande apporto a questa Inter. Nel giro di un paio di sessioni vanno sbolognati 4-5 elementi a centrocampo, prendendo gente di livello superiore.
Discorso simile da fare sugli esterni difensivi, dove Vrsaljko non sarà riscattato, Asamoah in un’Inter con altre ambizioni potrebbe essere una buona riserva (ma è ultratrentenne), D’Ambrosio non è giovane e non è adeguato, Dalbert non è a livello.
Il ruolo che farà dormire sonni tranquillissimi alla società è la difesa, visto che un pacchetto composto da De Vrij, Skriniar e Godin sarà tra i primi d’Europa. In attacco Icardi sarà la base e serve aggiungere un elemento importante per rifornirlo. De Paul potrà essere un buon giocatore da squadra da Champions, ma nelle idee di Marotta non sarebbe certamente un titolare che farà avvicinare i nerazzurri alla Champions.
Piuttosto, l’Inter punterà in primis a migliorare il reparto nevralgico, provando ad aggiungere un campione e un ottimo giocatore già in estate.
Le performance della seconda parte di stagione hanno comunque messo in luce un mercato non adeguato, fermo restando gli errori di Spalletti e i pessimi atteggiamenti di alcuni elementi.
Gli obiettivi
Come scritto sopra, serve assolutamente migliorare il centrocampo. Nel reparto nevralgico l’obiettivo è chiudere per Barella del Cagliari. Il classe ’97 della nazionale è un elemento di sicuro avvenire e Marotta ha la parola del Cagliari per l’approdo del giovane sardo. Trattativa in stato avanzato, ma si sa che le vie del mercato sono sconfinate.
Praet è uno dei tanti nomi seguiti (il belga è cresciuto molto, arretrando tra l’altro la sua posizione in campo), ma Marotta spera in qualche uscita illustre da qualche club europeo top.
In attacco si punta al colpo importante sull’esterno. Nicolas Pépé del Lille (20 gol in campionato) è il sogno, ma sull’ivoriano ci sono altri club. Si è fatto il nome di Muller, che non è detto che possa davvero diventare una trattativa concreta, ma anche in quel caso l’Inter punta su un’uscita illustre da una potenza mondiale. Al centro dell’attacco tutto ruota attorno a Icardi: da vedere se le dichiarazioni di riappacificazione sono di facciata. In caso di cessione dell’argentino, i nomi sono i soliti, ovvero Lukaku o Zapata, mentre per adesso non si sono materializzate le condizioni per un arrivo di Dybala.

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione