Antonio Conte è ormai il nome caldo che rimbalza da parecchi giorni per la panchina della Roma: da semplice suggestione, ad obbiettivo concreto, anche se non si è ancora vicini alla firma.
La società giallorossa sta facendo il possibile per prendere un grande nome per la panchina e quello del tecnico salentino sarebbe quello giusto: per lui sarebbe pronto un ingaggio da top manager ben al di sopra del tetto salariale della squadra capitolina, visto che si parla di circa 7 mln netti, oltre l’assunzione in blocco di numerosi collaboratori tra cui il rientrante Bertelli, ex preparatore atletico giallorosso ai tempi di Spalletti.
L’aver scelto Petrachi come futuro DS è stata la prima mossa per avvicinarsi a Conte, ma per poter vedersi concretizzare questo affare, bisognerà aspettare che vadano a dama alcune situazioni.
Ad ora la Roma è l’unica società che ha presentato una proposta concreta al tecnico che ha dato la sua disponibilità, ma si sta anche guardando intorno: se l’Inter confermerà Spalletti, il Psg confermerà Tuchel, lo United Solskaer, probabilmente il tecnico dirà sì. Sarà tuttavia necessario che il club giallorosso arrivi almeno quarto, condizione necessaria per trattenere alcuni giocatori top e mantenere un monte ingaggi sugli 85-90 mln.
Senza Champions, appare difficile che Conte decida di accettare un progetto tecnico che vedrebbe la smobilitazione di alcuni pezzi pregiati come Dzeko, Manolas e Zaniolo, oltre al fatto che bisognerebbe far quadrare i conti.
I contatti proseguono e le probabilità che Conte arrivi sulla panchina della Roma non sono più così remote, anzi, ormai sono concrete più che mai…
Giacomo Cappellin
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione