Dopo tanti mesi straordinari targati Ole Gunnar Solskjaer, le debolezze di fondo del Manchester United sono venute a galla nelle ultime settimane.

In soli cinque giorni, i Red Devils hanno subito ben 7 gol tra Barcellona ed Everton. C’è da dire che subire tre gol fuori casa contro Messi è possibile per tutti, mentre i Toffees hanno mietuto altre vittime illustri a Goodison Park. Il calo comunque c’è stato e la squadra ha perso impeto, entusiasmo e condizione. Ma chi sono i calciatori che stanno “tradendo” maggiormente Ole Gunnar Solskjaer?

David De Gea rimane un portiere di livello assoluto, ma nelle ultime settimane è stato altamente deludente. Lo spagnolo ha commesso due errori contro l’Everton, in primis sui gol di Sigurdsson e Richarlison, mostrando poca reattività negli spostamenti laterali. Si tratta tuttavia di un periodo di forma negativo assolutamente passeggero, ma determinante per questo finale di stagione.

Fred è costato la bellezza di 52 milioni di sterline, una cifra assolutamente spropositata. Il brasiliano è alla prima stagione e di solito si porta pazienza per i giocatori catapultati in un campionato come la Premier. Ma da un elemento costato così tanto e arrivato con certe attese, ci si aspettava molto di più. La precisione passaggi (86,3%) è buona, ma è il resto che è assolutamente rivedibile e negativo. A livello decisionale e senza palla, Fred è uno dei giocatori che più fa disperare Solskjaer.

Matic fu pagato addirittura 40 milioni di sterline due anni fa, cifra senza alcun senso. Contro l’Everton, il serbo è stato un fantasma, incapace di contrastare le folate avversarie, nonostante il fisico possente. Solskjaer lo ha preferito a McTominay, salvo poi inserire lo scozzese nella ripresa. La mancanza di mobilità ed energia si stanno facendo sentire e la forma pessima di alcuni compagni di reparto di certo non lo aiuta. A marzo, nel match perso contro l’Arsenal, Matic non è riuscito a realizzare alcuna intercettazione ed è andato in grossa difficoltà, venendo distrutto da Ozil e Ramsey. L’ex Benfica e Chelsea ha perso ben 68 duelli a centrocampo su 134 sotto la guida di Solskjaer. A giugno con ogni probabilità saluterà.

Martial è un’eterna promessa di campione. Dal suo arrivo in pompa magna nel 2015 (36 milioni di sterline, che potrebbero arrivare a 57,6 se verranno raggiunti tutti i bonus) il francese non si è mai espresso a livelli top. Ricordiamo le parole di Gary Neville, proferite qualche mese fa: “Negli ultimi 10 anni, non c’è stato un giocatore del Manchester United che mi abbia confuso quanto faccia Martial. Non è un top player. È davvero un giocatore da Manchester United?”. Il francese non ha mai superato gli 11 gol in campionato, ha alternato giocate e prestazioni da fuoriclasse a match e periodi abulici e di pessima forma. In 774 minuti sotto la guida di Solskjaer, Martial ha segnato 3 gol e creato solo una grande occasione. Nei 132 minuti in Champions, non ha segnato, servito assist o creato occasioni, realizzando con successo solo due dribbling. Il ragazzo rientra nei piani di Solskjaer, ma l’ultimo periodo negativo sta facendo riflettere il tecnico. Cessione molto difficile, ma Martial è chiamato al salto di qualità. Lo vedremo mai?

Lukaku vive anche lui in un limbo. Il belga fu pagato una cifra folle dai Red Devils, ma non è mai stato costante. Eppure, solo due mesi fa mise a segno tre doppiette consecutive, nelle vittorie contro Crystal Palace, Southampton e PSG. Contro l’Everton ha vinto ben 10 duelli aerei, ma ha perso quasi 30 palloni e si è ritrovato in zone del campo dove non apportava alcuna pericolosità. Sotto la guida di Solskjaer, Lukaku ha convertito solo il 27,27% delle 11 grande occasioni capitategli in Premier. Con il tecnico norvegese ha segnato 7 gol in 19 partite, di cui 6 in quelle tre e una contro il modesto Reading in FA Cup. Un amore tra Lukaku e i Red Devils che non è mai sbocciato, considerando anche i soli 28 gol in 64 partite di Premier con lo United.

 

Vincenzo Di Maso