Samir Handanovic fu l’erede designato dall’Inter per il post Julio Cesar. L’eredità raccolta era di quelle pesantissime, in quanto il brasiliano è stato il portiere del triplete. Un estremo difensore tra i più forti del nuovo millennio. Nell’Inter post-triplete quasi nessuno si è avvicinato ai giocatori di quella rosa, ma Samir Handanovic ha fatto eccezione.
Il portiere sloveno ha spesso tenuto a galla l’Inter, garantendo qualificazioni alle coppe ed evitando o limitando debacle clamorose. Handanovic va verso i 35 ma, nonostante Radu scalpiti, il crepuscolo è ancora lontano e non ha alcuna intenzione di abbandonare il posto da titolare della porta nerazzurra.
Basta vedere alcune parate di quest’anno, raccolte dall’account Twitter YaSkriniar.
Handanovic è ancora un gatto agilissimo, un portiere capace di spostarsi da una parte all’altra della porta in una frazione di secondo. Per non parlare poi dell’abilità negli uno contro uno e nel parare i rigori.
La differenza con la Roma è tutta qui. Entrambe le squadre hanno avuto momenti di crisi, ma l’Inter non è mai crollata, nonostante periodi pessimi. Qualche pareggio e qualche vittoria sono arrivati grazie, appunto, alle parate dell’estremo difensore sloveno. Inter e Roma hanno sei punti di distacco, i quali si spiegano facilmente in virtù della differenza di skill dei portieri.
La Roma lo scorso anno aveva Alisson, elemento fondamentale anche per il cammino in Champions. Quest’anno Olsen ha deluso totalmente le attese, dopo un periodo in cui sembrava mostrare ottimi miglioramenti. Un portiere come Handanovic infonde fiducia nei centrali, uno come Olsen incute quasi terrore e toglie tutta la tranquillità.
Un centrale dell’Inter è fiducioso nel chiamare l’uscita del portiere o nel lasciargli un pallone. Un Manolas si ritrova spesso a dover intervenire in recupero o spazzare per prevenire. La copertura della porta da parte di Handanovic è notevole, quella di Olsen è spesso deficitaria. Spesso molte squadre sottovalutano l’impatto del portiere, altre invece vi ci investono tantissimo proprio perché sono consapevoli che tra un portiere fortissimo e uno mediocre la differenza in termini di punti rischia di essere oceanica.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione