Il Napoli di Ancelotti non va oltre un pari per 1-1 contro un Genoa rabberciato dalle assenze ed in inferiorità numerica dal ventottesimo del primo tempo.

L’avvicinamento al quarto di finale di Europa League contro l’Arsenal non avviene nel modo giusto. Gli azzurri, sono reduci da due brutte gare, dove il brutto alla fine potrebbe risultare anche un complimento. La squadra ha pericolosamente mollato la presa in campionato e le ultime sette gare rischiano di diventare un festival degli orrori. Mancano ancora nove punti per la matematica certezza della qualificazione in Champions ed il Napoli visto nelle ultime due gare rischia di non farli. Serve una svolta, un cambio di mentalità e su questo dovrà lavorare il sapiente Ancelotti.

PRIMO TEMPO – MERTENS APRE LE MARCATURE, LAZOVIC PAREGGIA I CONTI.

Il Napoli affronta il Genoa con la migliore formazione possibile, almeno al momento. Ancelotti scegli l’undici titolare, quelli che con ogni probabilità andranno in campo giovedì sera a Londra. L’inizio è confortante, il Napoli pressa alto e va subito vicino alla rete con Fabian, ma è solo una effimera illusione. Gli uomini di Prandelli prendono presto il controllo del campo e Pandev diventa lo spauracchio numero uno per la porta ben difesa da Karnezis. Il macedone, ex della gara, va tre volte vicino alla rete, prima dell’episodio che cambia, o almeno avrebbe dovuto cambiare l’inerzia della gara.

Al minuto 28’ brutta entrata di Sturaro nei confronti di Allan, l’arbitro Pasqua, punisce il genoano col cartellino giallo ma, dopo pochi secondi viene richiamato dal Var. Breve consultazione del video e Sturaro va anzitempo sotto la doccia. Il Napoli approfitta immediatamente della superiorità numerica ed al 34’ Mertens con un gran destro dalla distanza, batte l’incolpevole Radu. La reazione del grifone è veemente, e sugli sviluppi di un corner il tedesco Gunter colpisce il palo a Karnezis battuto. Gli azzurri, però, sul finire del primo tempo hanno l’occasione colossale con Callejon di chiudere la gara, ma lo spagnolo calcia troppo delicatamente e permette a Radu di fare bella figura. Nel calcio esiste una legge non scritta: “goal sbagliato, goal subito”. Ed infatti al minuto 47’, il Genoa, trova dopo una splendida azione partita da Kouamè, rifinita dall’instancabile Pandev e chiusa al volo da Lazovic, la rete del meritato pareggio.

 

SECONDO TEMPO – ZERO RETI E FISCHI DEL SAN PAOLO

Tutti si aspettano nella ripresa un Napoli diverso, un Napoli arrembante ma tutti restano delusi. La voglia di vittoria degli azzurri si spegne al quinto della ripresa, dopo due azioni pericolose prima di Milik e poi di Zielisnki.Tanto possesso per la squadra di Ancelotti, situazioni più o meno pericolose, ma mai la reale convinzione di andare a vincere la gara.

Nel finale, però, è bravo per due volte il numero uno rossoblù Radu. Il primo intervento su Koulibaly, dopo un’azione di forza del difensore senegalese, il secondo più difficile d’intinto su di un tiro di Mertens deviato da un suo campano di squadra. Alla fine, il Napoli ed il Genoa si spartiscono la posta, ma per gli azzurri arrivano i fischi assordanti del San Paolo.

Walter Vitale