In attesa della risoluzione della querelle legale con il Chelsea, si sta facendo largo il nome di Antonio Conte come nuovo tecnico dell’Inter. Beppe Marotta lo vuole fortemente sulla panchina nerazzurra, fermo restando che non va escluso alcuno scenario.
Sulla base delle esperienze come allenatore di Antonio Conte, proviamo a immaginare gli scenari tattici all’Inter.
3-4-3
Partiamo quindi dal 3-4-3, che gli è fruttato il titolo al Chelsea. I tre difensori dovrebbero pertanto essere Skriniar, De Vrij e il neoacquisto Godin. Con tre slot per i centrali, sarebbe un’ottima notizia per Bastoni, il quale giocherebbe spesso e potrebbe diventare la prima riserva.
Sulle fasce Conte predilige due esterni di corsa, abili a coprire tutta la linea laterale. Asamoah sarebbe il titolare. Il ghanese ha giocato due stagioni alla Juve con il tecnico leccese. A destra D’Ambrosio avrebbe quelle caratteristiche, ma servirebbe un esterno più tecnico e di livello superiore. Il 3-4-3 prevede due centrocampisti abili a fare le due fasi. Nel centrocampo a due è difficile trovare in rosa qualcuno adatto. Gagliardini ci ha giocato, ma serve gente di spessore maggiore. Nainggolan e Vecino sono più adatti al centrocampo a tre, così pure Joao Mario. Quest’ultimo potrebbe essere una buona riserva anche sull’esterno, ruolo ricoperto allo Sporting.
In attacco Politano sarebbe perfetto per il modulo. Lo sarebbe anche Perisic, ma la storia con il croato potrebbe essersi chiusa. Probabile comunque che arrivi un altro giocatore offensivo. In attacco, da chiarire la situazione Icardi. Molte cose lasciano pensare a una cessione, ma le vie del mercato sono infinite. Lautaro ha dimostrato di poter giocare anche come seconda punta.
3-5-2
Questo modulo potrebbe essere quello principale o un’interessante variante. Rispetto al 3-4-3 non cambierebbe nulla per quanto riguarda difensori ed esterni di centrocampo, mentre cambierebbe tantissimo nel cuore del reparto nevralgico. In un centrocampo a tre, andrebbero bene sia Vecino che Nainggolan, mentre servirebbe un calciatore davanti alla difesa, una sorta di volante. In attacco Lautaro potrebbe quindi agire da seconda punta, a fianco appunto del centravanti. Politano avrebbe invece meno spazio, ma Conte non avrebbe difficoltà a passare al 3-4-3.
4-3-3
Altro modulo già utilizzato spesso da Conte. Il 4-3-3 è il modulo di riferimento per la maggior parte delle squadre. Sarebbe tuttavia sprecato dover mettere in panchina uno tra Skriniar, De Vrij o Godin. Servirebbe sempre un esterno destro difensivo. A centrocampo si configurerebbe la stessa situazione del 3-5-2 per quanto riguarda il terzetto nel reparto nevralgico. In attacco la situazione sarebbe molto simile rispetto a quella del 3-4-3. Non vi sarebbe tuttavia una sorta di tripla catena. Ricordiamo che al Chelsea sulla destra agivano Azpilicueta (da dietro), Moises (esterno sulla linea dei centrocampisti) e Pedro (esterno offensivo).
4-2-4 (o 4-4-2)
Si tratta del modulo utilizzato principalmente al Bari, e riproposto per brevi tratti con Juventus e Chelsea. Un modulo che sarebbe molto poco praticabile e implicherebbe troppi acquisti. Permarrebbe il problema dei centrocampisti poco adatti a un centrocampo a due, servirebbero poi due ali non troppo offensivi, mentre in difesa verrebbe comunque sacrificato un centrale importante.
Conclusioni
Che sulla panchina dell’Inter vi sia Conte o un altro tecnico, sarà opportuno puntare sulla difesa a tre, visto il valore dei centrali che vi saranno in rosa. Un 3-5-2 consentirebbe di sfruttare più elementi attualmente in rosa. Servono comunque due centrocampisti che saranno protagonisti, più almeno un comprimario. Questo a prescindere dall’utilizzo del 3-5-2 o del 3-4-3.
Sarà un’Inter che avrà come punti fermi Handanovic, Godin, De Vrij, Skriniar, Asamoah e, probabilmente, Lautaro. Dei centrocampisti attuali solo uno dovrebbe restare come titolare. Calciatori come Politano o D’Ambrosio dovrebbero avere comunque un certo minutaggio.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione