Un Ancelotti in stile Ferguson, a vita sulla panchina azzurra e con ampi poteri manageriali. Questa è l’ultima bizzarra idea del presidente De Laurentiis, che però tanto innovativa non sembra visto che già più volte in passato si è espresso in modo simile con altri allenatori. Da Mazzarri a Benitez fino a Sarri, praticamente per tutti Adl ha speso parole d’amore, ma alla fine in nessun caso l’esperienza è durata più di tre anni.
Con Ancelotti però sembra diverso e a dimostrazione di ciò ci sono proprio le dichiarazioni rilasciate dal mister qualche giorno fa al Corriere dello Sport. L’ex allenatore del Milan ha espresso il suo desiderio di rimanere sulla panchina azzurra il doppio del tempo trascorso su quella rossonera e ha dichiarato inoltre di essere in completa sintonia con il presidente sulla visione societaria. In poche parole, una squadra giovane costretta a vendere ogni tanto un top player per questioni di bilancio è una politica che ad Ancelotti sembra andare più che bene.
Una condivisione totale a cui era difficile credere a inizio anno se consideriamo il passato del mister di Reggiolo, che però a Napoli ha trovato un ottimo materiale su cui lavorare. Insomma, vincere con squadre come Real o Psg è stato soddisfacente, ma farlo con il Napoli sarebbe la ciliegina sulla torta di una carriera già storica.
Il presidente dunque ha fatto certamente bingo con Ancelotti, un allenatore che ha finalmente soddisfatto le sue richieste di valorizzazione della rosa. Un’idea mai condivisa dai precedenti allenatori che potrebbe permettere al Napoli di non cedere più i propri top player, perché con le cessioni di giocatori meno adatti al proprio allenatori si può ricavare un tesoretto molto importante. Per finire quindi, stavolta bisogna credere alle parole di De Laurentiis, perché difficilmente lascerà andar via un allenatore che per una volta sposa a pieno il suo progetto.
Gianluca Imparato.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione