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Il New York Times ha lanciato l’indiscrezione, tutta da verificare, secondo cui la Juventus non parteciperà alla solita tournée negli USA per disputare la International Champions Cup, ma giocherà la versione asiatica della competizione. Secondo il quotidiano statunitense, la decisione sarebbe legata alla vicenda giudiziaria che ha visto protagonista Cristiano Ronaldo.

Come noto, qualche mese fa è stata riaperta l’indagine per le accuse di stupro ai danni della cittadina statunitense Kathryn Mayorga.

Solo il 27 marzo si scoprirà a quale versione della International Champions Cup parteciperà la Juventus. In un suo tweet la società bianconera ha annunciato che il programma ufficiale della competizione sarà svelato in quella data alle ore 10:00.

La notizia lanciata dal New York Times ha scatenato polemiche e speculazioni. La giornalista statunitense Kirsten Schlewitz ha riportato alcuni tweet taglienti sulla vicenda:

In particolare, questo sta facendo molto scalpore: “In altre parole, se gli Stati Uniti riescono ad imputare a Cristiano Ronaldo l’accusa di stupro, possono arrivare a lui. Ma se il calciatore eviterà di recarsi nel Paese, la situazione si fa un po’ più complicata. Questo atteggiamento fa tuttavia pensare che la Juve non reputa la sua stella così innocente“.

La Schlewitz continua: “L’Italia e gli Stati Uniti hanno in vigore un trattato per l’estradizione. Una persona accusata di un reato ritenuto punibile nel Paese che ha fatto la richiesta dovrebbe essere estradato. Questo è possibile nel caso in cui tale reato è punibile con almeno un anno di carcere“.

Il Nevada prevede una pena di 20 anni di prigione per coloro che sono colpevoli di stupro. C’è tuttavia un “piccolo particolare”. La colpevolezza di Cristiano Ronaldo è tutta da verificare…