Quando la sua permanenza sulla panchina del Chelsea sembrava essere a forte rischio, Sarri è uscito dalla sua comfort zone, che stava diventando una discomfort zone. Il tecnico italiano ha apportato alcune modifiche tecnico-tattiche e gestionali, rivedendo alcune scelte e mettendo da parte, almeno parzialmente, il “Sarriball”.

Il Chelsea è stato modificato a partire dalla finale di EFL Cup, portata ai rigori e poi culminata con la sceneggiata di Kepa. I Blues sono diventati una squadra più camaleontica, che non cerca di perseguire ossessivamente l’applicazione perfetta del famoso piano A. Contro il City il Chelsea ha giocato un match difensivo, chiudendo gli spazi agli uomini di Guardiola. Contro il Tottenham la squadra è stata corta e compatta. Poi c’è stato il match di ieri contro la Dinamo Kiev.

In Europa League Sarri ha turnato parecchio. Se già da un po’, è finito il leitmotiv del cambio tra Kovacic e Barkley, ieri abbiamo visto modifiche maggiori. Eden Hazard non ha giocato mentre Pedro e Willian, in gol entrambi, si sono resi protagonisti di un’ottima gara.

Chi ha impressionato è stato Olivier Giroud. 6 gol e un assist negli ultimi 6 match di Europa League per il francese. Giroud è stato preferito a Higuain, non proprio in grande condizione, ha servito lo splendido assist per il gol di Pedro e ha fatto sentire il suo peso all’attacco.

A centrocampo Sarri ha rinunciato a Kante, inserendo finalmente Kovacic e Barkley assieme. Jorginho ha disputato un buon match. L’ex Napoli è stato spesso criticato, ma oramai è assodato che senza di lui a organizzare il gioco la manovra di Sarri ne risente. Quando è entrato Kante, la manovra non è stata più fluida. Il francese è probabilmente il miglior calciatore in rosa assieme a Hazard, ma per gli schemi di Sarri è più una mezzala.

Un elemento importante sarà Loftus-Cheek, impiegato part time ieri proprio perché non era al top. Lo stesso Sarri ha fatto capire che il centrocampista inglese potrà giocare nel terzetto assieme a Jorginho e Kante.

Sarri ha poi inserito in difesa Zappacosta (a destra) e Christensen al centro, variando rispetto alla sua solita formazione. Questi cambiamenti, vista anche la maggior fiducia nella rosa, consentiranno al Chelsea di arrivare meno spompato in questo importantissimo finale di stagione. Per quanto la Dinamo Kiev non sia una corazzata, rimane comunque un avversario che nelle coppe si è spesso fatto valere.

Manca la ciliegina sulla torta, ma Sarri e il diretto interessato vi stanno provvedendo. Serve dare più spazio alla stellina Hudson-Odoi. Questo dipenderà anche dall’esterno inglese, il quale sta migliorando in termini di applicazione tattica. Ieri ha segnato il gol del 3-0, quello della tranquillità che probabilmente gli consentirà di partire titolare a Kiev. Il 18enne inglese ha segnato 4 gol e servito 3 assist nelle ultime 7 partite con il Chelsea.

L’impressione è proprio che il Chelsea stia diventando un gruppo. Più calciatori stanno seguendo le idee di Sarri. E c’è da dire che lo stesso tecnico italiano ha capito l’importanza di sfruttare tutta la rosa. Questa scelta è facilitata dal fatto che grazie al lavoro di quasi 9 mesi, Sarri sta capendo sempre più la dimensione Chelsea e il gruppo sta comprendendo meglio cosa vuole il tecnico.

 

Vincenzo Di Maso