Una delle principali sorprese tra le tre di andata degli ottavi di Europa League è stata la pesante sconfitta dell’Arsenal in casa del Rennes. I Gunners avevano incredibilmente faticato anche nel precedente turno, uscendo sconfitto anche dal campo del abate Borisov. Al ritorno però riuscirono a rimnontare, dato che l’avversario non era di livello. Il pesante risultato ottenuto stavolta è molto più difficile da ribaltare, dato che la squadra di Stèphan è di livello sicuramente superiore come ha dimostrato nella gara di andata. Ma vediamo cosa ci ha detto nello specifico il match tra Rennes e Arsenal.
1) Lenta reazione al dominio francese
Dopo un ottimo avvio e il gol a freddo di Iwoby, la squadra di Emery è completamente scomparsa dal campo. Al contrario i francesi sono cresciuti pian piano fino all’espulsione di Papastathopoulos, che non solo ha lasciato i suoi in dieci con un fallo evitabile, ma ha permesso agli avversari di segnare il gol che ha dato il via alla rimonta. I Gunners sono apparsi piuttosto lenti in fase di controattacco, specialità in cui invece è stato micidiale il Rennes, che tra l’altro è sembrato stare meglio fisicamente. Un brutto campanello d’allarme per Emery in vista della gara ritorno.
2) Problema di indisciplina
Ancora una volta l’Arsenal non è riuscita a finire una partita senza un espulsione piuttosto condizionante. Era già successo nella gara contro il Bate, quando Lacazzette rimedió un cartellino rosso che non gli permise di aiutare i compagni ad evitare la sconfitta. Pochi giorni fa invece contro il Tottenham è stato Torreira a lasciare il campo per la sua indisciplina. È il momento per Emery di fare due chiacchiere con i suoi, perché giocare in dieci ad alti livelli non è consentito ad una squadra che anche in undici fa fatica.
3) Se alla prima non va continua a provarci
Was last night Rennes' greatest ever European night?
They were excellent throughout as they beat Arsenal 3-1, and what a hit this was from Benjamin Bourigeaud! 🚀 https://t.co/ul6zG5U6ft
— On The Continent (@otcpod) March 8, 2019
Gol della serata è stato sicuramente quello di Bourigeaud, che incaricatosi della punizione dopo il rosso a Sokratis ha prima preso la barriera e poi con una botta dopo la respinta ha bucato l’incolpevole Čech. Il giovane francese ha dimostrato con la sua rete che nella vita bisogna sempre provarci.
4) La vendetta di Ben Arfa e la stella Sarr
Prima della partita tutti i riflettori erano puntati su questi due giocatori, che alla fine non hanno deluso le aspettative. Il talento di origini tunisine si è preso una bella rivincita sul suo ex allenatore Emery, che al Psg non gli ha quasi mai fatto vedere il campo. Dopo stagioni altalenanti Ben Arfa sembra aver trovato la sua dimensione per la gioia dei tifosi del Rennes. Altro talento è sicuramente Sarr, già nel mirino di molte big europee. Insieme al compagno ha portato all’espulsione decisiva di Sokratis e col gol del ko ha raggiunto quota 10 in stagione a cui vanno aggiunti anche nove assist.
5) Welcome back Čech
Ebbene sì, la carriera del portiere ceco è iniziata proprio nella squadra francese e i tifosi non si sono mai dimenticati di lui tant’è che gli hanno tributato solo applausi. È curioso come nell’anno in cui Čech abbia annunciato il suo ritiro sia anche ritornato dove tutto è iniziato. Un ritorno piuttosto amaro però considerando il risultato, ma sicuramente l’affetto degli ex tifosi ha addolcito la sua serata.
Gianluca Imparato
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione