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È successo praticamente di tutto stasera allo stadio San Paolo dove in buona sostanza si è definitivamente chiuso il discorso scudetto.

I bianconeri hanno sfruttato alla grande, nella prima frazione di gioco, la superiorità  numerica ottenuta grazie all’errore di Malcuit che ha portato all’espulsione di Meret per fallo da ultimo uomo su Ronaldo. Punizione da cui è scaturito il gol dell’1-0 che ha messo in discesa la strada della Juve la quale è riuscita a portarsi addirittura avanti di due gol e un uomo all’intervallo. 

Nella seconda frazione però il Napoli avrebbe meritato il pareggio.

La partita è infatti cambiata ad inizio secondo tempo dopo l’ingenua espulsione di Pjanic e i partenopei, aiutati anche dalla spinta del San Paolo, sono tornati prepotentemente in partita prima accorciando le distanze e successivamente sprecando l’occasione di pareggiare dagli 11 metri.

Si discuterà tanto, anche stasera, sugli episodi da moviola. 

A mio avviso sia l’espulsione di Meret sia il rigore concesso potevano starci e ritengo la conduzione di gara di Rocchi adeguata.

Al di là di questo la Juve dimostra di aver reagito bene alla delusione madrilena e di essere in condizione di poter ribaltare l’esito degli ottavi.

Molto bene Emre Can a centrocampo autore di una partita di grande corsa e potenza; certamente il migliore dei suoi.

Dall’altra parte il Napoli ha messo in mostra grande cuore e nel secondo tempo ha giocato nettamente meglio dei bianconeri. 

La squadra di Ancelotti meritava il pareggio e ha dimostrato che i 16 punti di distacco dalla vetta forse non rispecchiano a pieno la realtà.

Molto bene ancora una volta Zielinski, sicuramente il più brillante dei suoi, e Callejon che sa far male alla Juve e lo ha fatto vedere.

Ora, con il campionato ormai chiuso, l’attenzione delle squadre si sposterà totalmente in ambito europeo; la sensazione è che dai risultati che verranno ottenuti in Champions e in Europa League si peserà la stagione di Juve e Napoli.

Alessio Maria Giannitti