La finale di Carabao Cup è stata uno scontro di stili, con Maurizio Sarri che ha sacrificato la sua filosofia di gioco, optando per una partita difensiva. Il match è stato portato fino ai rigori, dove Kepa Arrizabalaga è stato il cattivo della situazione.Tra i flop non possiamo che annoverare il portiere spagnolo, il cui atteggiamento inqualificabile è finito su tutti i siti inglesi.
Ma andiamo con ordine
FLOP
Kepa: l’ex portiere dell’Athletic Bilbao era dolorante nei supplementari dopo uno scontro di gioco. Viste le sue condizioni fisiche e considerato che Caballero è un grande pararigori, Sarri e Zola avevano optato per il cambio. Non è la prima volta che avviene un cambio portiere prima dei rigori. Basti pensare a quello proficuo in Olanda-Costa Rica ai mondiali 2014. Kepa ha agito invece molto male, rifiutando di uscire, mandando Sarri in bestia. Mancanza di rispetto nei confronti del tecnico e dei compagni, in particolare del secondo portiere. Kepa avrebbe potuto rimediare a quanto successo portando il Chelsea al successo, ma ha commesso anche un errore sul rigore di Aguero.
Sarrismo: Sarri ha deciso di rinunciare al suo gioco, facendo bene, visti anche i sei gol presi contro il City due settimane fa. Controbattere a Guardiola con le stesse armi sarebbe stato folle e avrebbe esposto il Chelsea ad attacchi continui. Oggi Sarri ha scelto un gioco all’italiana, accettando l’inferiorità. Non che il gioco all’italiana sia inferiore, ma la differenza tra City e Chelsea c’è. E oggi non è stata evidente. Il tutto con buona pace del Sarrismo, stile di gioco che Sarri dovrà replicare altrove. L’atteggiamento della squadra è stato deludente, ma a pagare sarà il tecnico. Sarri che non è comunque esente da colpe, anche per aver insistito troppo con Jorginho. L’italo-brasiliano ha sbagliato il rigore, ma a differenza degli ultimi match non ha sfigurato.
De Bruyne: Guardiola ha optato per inserire il belga tra le linee, creando densità a centrocampo. Tolte un paio di accelerazioni, con strappi interessanti, l’ex Wolfsburg ha fatto davvero poco, sbagliando anche dei tiri. I problemi fisici non sono ancora un lontano ricordo. Con Sané la manovra è indubbiamente migliorata.
TOP
Hazard: Schierato falso nueve, il belga ha disputato una gara di grande sacrificio. In stagione ha alternato prestazioni da top player mondiale a partite evanescenti. Oggi ha rispettato le consegne, creando e giocando di squadra. Kompany è stato messo in difficoltà dalla velocità del belga, il quale è stato il migliore dei suoi. Il cucchiaio alla Panenka (o alla Totti) è stato la ciliegina sulla torta.
Kante: Sarri non sbagliava a mettere Kante mezzala, in quanto quest’ultimo è uomo ovunque. Sarri sbagliava nell’insistere con Jorginho quando quest’ultimo era evanescente. Kante è una roba devastante in qualsiasi ruolo. Il dono dell’ubiquità lo ha sempre avuto e oggi ha bloccato tantissimi attacchi dei Citizens, fermando gli avversari prima che concludessero degli attacchi pericolosi.
Sterling: Non possiamo che chiudere con colui che ha trasformato il penalty decisivo. Con Guardiola il ragazzo di origini giamaicane è letteralmente esploso, segnando tantissimo e servendo anche molti assist. Testa sulle spalle in campo e fuori, Sterling è a tratti devastante, regalando giocate degne di top player mondiali. Oggi quasi segnava prima dei rigori, ma ha messo a segno il penalty finale. Costante pericolo, a volte c’è voluto Kante per fermarlo.
Vincenzo Di Maso
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione