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Le due gare di Champions del mercoledì ci hanno dato la prova che in Europa l’esperienza è veramente fondamentale. Sia Borussia che Ajax hanno giocato un’ottima partita, ma alla fine gli anni passati nelle coppe europee dai giocatori avversari hanno avuto la meglio.

Dimostrazione di ciò è sicuramente la vittoria di uno dei Real meno convincenti degli ultimi anni, che però ha saputo assorbire il grande pressing olandese per poi punire gli avversari con dei contropiedi micidiali. Grande merito va dato a Sergio Ramos, che in completa solitudine è riuscito come sempre a fare reparto da solo. Se poi davanti hai gente come Benzema e Asensio viene facile colpire nel momento decisivo. L’attaccante francese, che quest’anno si è liberato con gioia di Ronaldo, è riuscito a segnare alla prima vera palla gol della partita.

Un cinismo che invece è mancato alla giovanissima squadra di Erik ten Hag, che a molti a ricordato il Napoli di Sarri per ovvi motivi. L’Ajax ha espresso un bellissimo gioco, ma non ha concretizzato e alla fine hanno vinto gli altri. Difficilmente una squadra esperta come il Real riuscirà a perdere la qualificazione nella gara di ritorno. Intelligente anche la scelta di Ramos di farsi ammonire per evitare di saltare match più importanti. Una scelta che solo uno con l’esperienza del centrale spagnolo poteva prendere.

Molto simile è stata la gara tra Tottenham e Borussia. I tedeschi hanno completamente dominato il primo tempo sfiorando più volte il vantaggio, ma nel secondo è uscita fuori l’esperienza di alcuni giocatori del club londinese. Ci riferiamo in tal senso a Vertonghen, autore di gol, assist e sopratutto di una prestazione incredibile se consideriamo che il ruolo di terzino non è proprio il suo habitat naturale.

Nel finale è stato poi decisivo Llorente, altro giocatore molto navigato, che ha chiuso il match e probabilmente anche la qualificazione. Il Borussia, così come l’Ajax, ha una rosa molto giovane, forse anche troppo per poter competere ad alti livelli in Europa. 

Si dice che quando furono sorteggiati gli ottavi di finale, i giocatori dell’Ajax esultarono per aver pescato il Real. Tornando indietro magari avrebbero dovuto pensare che tra i Blancos c’era qualcuno che aveva più presenze in Champions di tutta la rosa messa insieme.  Alla fine dunque la Champions sembra risolvere uno degli enigmi calcistici degli ultimi anni: avere una squadra esperta e con alcuni fenomeni rende di più rispetto al bel gioco divertente, ma poco concreto.  

Gianluca Imparato.