Dopo il calciomercato invernale, il Milan ha trovato finalmente una stabilità e una solidità. Gattuso ha scelto oramai uno zoccolo duro su cui puntare e la squadra ha oramai una sua identità.
Come abbiamo scritto ieri, questo Milan ha una rosa giovane. Volendo, Gattuso potrebbe mettere in campo una formazione il cui giocatore più “vecchio” avrebbe 26.
La partecipazione o meno alla prossima edizione della Champions League inciderà sui target a cui potrà ambire Leonardo, ma visti i paletti del Fair Play Finanziario ci dovrà comunque essere un player trading.
Pertanto, se da un lato vi sono calciatori sacrificabili con un’offerta importante, in modo da poter poi rinforzare la squadra, dall’altro ci sono elementi troppo importanti, ovvero coloro che non possono essere sacrificati.
Gli incedibili
Non possiamo non partire da Gianluigi Donnarumma. A neanche 20 anni, il portiere stabiese vanta già 150 presenze con la maglia del Milan. Dopo una stagione in chiaroscuro, condizionata fortemente dalla situazione rinnovo, quest’anno Donnarumma si sta dimostrando sempre più una garanzia. Un portiere così giovane e forte, con i suoi margini di miglioramento, non va assolutamente toccato.
Altro incedibile è il centrale Alessio Romagnoli. Evitiamo qualsiasi accostamento a una leggenda come Alessandro Nesta, ma il difensore di Anzio è da tanto tempo un punto fermo dei rossoneri. I pochi gol subiti sono in gran parte merito suo, a prescindere dal partner. Non essendoci grandi difensori in giro a buon prezzo, sarebbe una follia rinunciare a Romagnoli.
A centrocampo il punto cardine è senza alcun dubbio Bakayoko. Dopo un inizio con grosse difficoltà, il franco-ivoriano ha mostrato carattere e abnegazione. Grazie anche al lavoro di Gattuso, ha limato tantissimo i difetti tecnico-tattici, diventando un frangiflutti fondamentale. Bakayoko è fondamentale non solo in fase difensiva, ma garantisce strappi importantissimi.
Sempre nello stesso reparto, ma qualche metro più avanti, un altro che il Milan certamente non cederà è il neo acquisto Paquetá. Il giovane brasiliano non sarà Kakà, ma si è dimostrato un elemento molto maturo e con la giusta voglia di imparare. Ha sorpreso il suo adattamento tattico e sta diventando ancora di più un fattore. Le qualità tecniche non sono mai state in discussione.
In attacco non vanno assolutamente toccati né Piatek né Cutrone. Il polacco ha dimostrato sin da subito non solo di avere fame di gol, ma di essere anche importantissimo tatticamente. Piatek attacca lo spazio e mette in apprensione la difesa come pochi. Cutrone è un altro lottatore, un giocatore che “sente” il gol e capisce in anticipo dove finirà il pallone.
I sacrificabili per il trading
Kessié ha tirato la carretta e da un po’ non è al top. Per sua fortuna Bakayoko è letteralmente esploso e ha un compagno di reparto di primo livello su cui fare affidamento. Dinanzi a un’offerta importante il calciatore ivoriano è sacrificabile, magari per acquistare un centrocampista tecnico.
Calhanoglu è stato oggetto di fischi e critiche, spesso ingenerose, ma non è finora esploso come si sperava. Il turco è un elemento comunque discontinuo. Piace a Gattuso, ma è sicuramente sostituibile per un esterno.
Ricardo Rodriguez ha mostrato miglioramenti, ma non eccelle in nessuna delle due fasi. Se vi fosse la possibilità di arrivare a un terzino di spessore (un Grimaldo o uno del suo livello), lo svizzero è da cedere.
La questione Suso
Lo spagnolo ha mostrato miglioramenti, diventando sempre più importante a livello offensivo. Suso è un regista avanzato, un calciatore che crea gioco. La sua media Sofascore è di 7.70 in questa stagione, pertanto molto alta. Rimane comunque un giocatore che non sarà mai un vero top player, avendo limiti di costanza e non avendo qualità da fuoriclasse. La sua importanza in questo Milan è oggettiva ed è difficile da sostituire. Un suo addio sarebbe ammissibile solo in caso di acquisto di un grandissimo esterno/trequartista e solo se un club offrisse cifre blu per lo spagnolo.
Gli altri
La difesa ha trovato continuità, pertanto non c’è necessità di fare trading con un centrale, men che meno con Caldara, il quale ha bisogno di tempo. Calabria e Conti sono terzini validi e potranno far parte del Milan del futuro. Biglia è invece un calciatore che ha 33 anni e problemi fisici, che difficilmente rimarrà anche il prossimo anno.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione