Questa foto che ritrae Piatek e Paquetà come Shevchenko e Kakà è probabilmente azzardata, ma le sembianze e le premesse ci sono tutte. In entrambe le foto ci sono un calciatore dell’est Europa e uno brasiliano, il primo in piedi, il secondo accovacciato.

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Quello era un Milan di livello mondiale, una squadra che faceva paura in Italia e nel mondo. Quello di adesso è un Milan in costruzione, un Milan in divenire, una squadra che lotta per il quarto posto, ma una squadra “verde”. Donnarumma è un classe ’99 e già ha disputato 150 partite con la maglia del Milan. Poi oggi sono scesi in campo dall’inizio anche Calabria (’96), Romagnoli (’95), Kessié (’96), Bakayoko (’94), Paquetà (’97), Piatek (’95), Calhanoglu (’94). Togliendo Musacchio (28 anni), che con il tempo dovrebbe cedere il posto a Caldara (’94), i più “vecchi” erano Rodriguez e Suso (rispettivamente 26 e 25 anni).

Questo naturalmente non sarà il Milan definitivo per i prossimi anni, ma è una squadra giovane e futuribile. E di questi giovani tutti possono far parte comunque della rosa di un Milan migliore.

Tra i protagonisti futuri, ma anche presenti, ci sono invece i due nuovi acquisti Piatek e Paquetà. Rinverdire i fasti del passato come i due leggendari predecessori sarà un’impresa titanica, ma il polacco e il brasiliano hanno tutto per scrivere nuovi bei capitoli della storia del Milan.

Il Milan è in crescendo. Gattuso non sarà un maestro di tattica, ma ha dimostrato di saper creare un gruppo e puntare al meglio sui giovani. Higuain sarà un campione, ma il suo atteggiamento non faceva bene al gruppo. Di tutt’altro commitment è invece Piatek, elemento che ha una fame pazzesca.

Per quanto riguarda Paquetà evitiamo di paragonarlo a Kakà (uno dei migliori calciatori della storia non solo del Milan, ma del calcio brasiliano): lui è semplicemente Paquetà, che prende il nome dall’isola al largo delle coste di Rio de Janeiro. Lui è un centrocampista dotato di estro e tecnica che, al di là di qualche giochetto di troppo, si è calato alla grandissima nella parte. In pochi si sarebbero attesi questo impatto così importante, ma solo un giocatore dotato di personalità e attributi è capace di imporsi in questo modo agli inizi alla Scala del Calcio.

Il 3-0 netto contro il Cagliari dimostra ancora una volta che il Milan è diventato squadra. Sabato a Bergamo il match sarà difficile (l’Atalanta ha acquisito maturità e vince anche le partite sporche), ma sarà durissimo anche per i bergamaschi. Con le giocate di Paquetà, il senso del gol di Piatek e questa solidità difensiva, il Milan sarà una brutta gatta da pelare.