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Premessa: la Lazio è una buonissima squadra, una compagine che nella partita secca è capace di mettere in difficoltà chiunque. Contro l’Inter i biancocelesti sono stati gagliardi e tosti, giocando un calcio brioso.

Oggi contro il Frosinone sembrava un match da controllare, soprattutto dopo il gol di Caicedo (bel tiro, ma marcato a distanza dai centrali della squadra ciociara). Non essendo riuscita a raddoppiare, la Lazio si è poi trovata ad affrontare il ritorno dei padroni di casa, non certo una squadra dotata di qualità, ma che è andata vicina al pareggio.

L’occasionissima con clamoroso svarione ha fatto sbiancare Inzaghi e i tifosi. Se davanti a Strakosha si fossero trovati calciatori di maggior qualità, staremmo parlando di un’altra partita. L’importante per la Lazio sono i tre punti, con la classifica che si muove dopo le sconfitte contro Napoli e Juve (avversarie obiettivamente di altra dimensione rispetto a tutte, soprattutto i bianconeri). Ricordiamo che nel girone d’andata i biancocelesti hanno fatto benissimo contro le piccole nella prima parte. Il calendario sorride a Inzaghi prima del derby, ma non è possibile soffrire così. Servirà una Lazio diversa.

Il problema è semplice. La Lazio non ha una rosa adatta alle tre competizioni. E il problema è evidente da sempre nella gestione Lotito. Il presidente e Tare sono bravi a pescare calciatori sul mercato, ma ogni anno la rosa è incompleta. Quando Luis Alberto e Milinkovic-Savic non sono in campo, la loro assenza si avverte. Calciatori tanto criticati in molte occasioni, ma se non giocano la squadra ne risente.

In vista della seconda parte di campionato, Inzaghi deve sperare in ben altro apporto dei rincalzi. Caicedo ha timbrato il cartellino, ma non c’è un vero alter ego per lo spagnolo e il serbo. Berisha e Durmisi possono dare il loro apporto, così come Badelj, ma manca sempre qualcosa. Solito discorso: con un paio di acquisti a gennaio la Lazio sarebbe stata competitivissima per il quarto posto. Non che adesso non possa arrivarci, ma serve un upgrade dei cosiddetti rincalzi.